Meta sotto accusa da parte di 42 Stati americani
Che cosa fa in più Meta secondo gli accusanti? Il gruppo di Stati ha accusato Meta di nascondere il modo in cui le sue piattaforme sfruttano e manipolano i consumatori più vulnerabili.
Quarantadue Stati degli Stati Uniti hanno avviato un procedimento legale contro Meta, l’azienda madre di Facebook e Instagram, accusandola di creare dipendenza e danneggiare la salute fisica e mentale dei giovani attraverso le sue app principali.
Questa azione giuridica riporta l’attenzione sul tema del coinvolgimento delle piattaforme social nei problemi legati alla salute mentale giovanile. Prima di questa mossa, lo Stato dello Utah aveva intentato una causa simile contro TikTok, sottolineando preoccupazioni sul suo impatto negativo sui giovani e sull’aspetto della sicurezza, in quanto di origine cinese.
La sfida legale per Meta è più complessa, essendo un’azienda statunitense e avendo adottato diverse misure per la conformità alle regole europee. Ha mostrato e dichiarato più volte la stessa disponibilità anche in area statunitense.La denuncia contro Meta unisce sia gli stati democratici che repubblicani. Meta ha sfruttato tecnologie potenti e senza precedenti per attrarre e intrappolare i giovani e gli adolescenti al fine di ottenere un profitto.
Questa l’accusa depositata presso un tribunale californiano. Non è molto diversa dall’accusa pronunciata contro Tiktok dallo Utah, in questo caso, il social network delle storie e dei reel è stato accusato di spingere gli adolescenti e le adolescenti a molte ore di scroll tra i video anche per fini di guadagno.
Che cosa fa in più Meta secondo gli accusanti? Il gruppo di Stati ha accusato Meta di nascondere il modo in cui le sue piattaforme sfruttano e manipolano i consumatori più vulnerabili. Inoltre, l’azienda è stata criticata per trascurare i danni causati alla salute mentale e fisica dei giovani, oltre a violare le normative sulla raccolta di dati relativi a bambini di età inferiore ai 13 anni.
Questa azione legale è il risultato di due anni di indagini condotte sulle piattaforme di Meta, e gli Stati chiedono sanzioni civili e rimedi per affrontare i danni causati. Non è solo Meta a trovarsi nella bufera legale; anche TikTok e Google con YouTube hanno affrontato cause simili da parte di scuole e istituzioni americane con accuse e preoccupazioni analoghe.
Le piattaforme sono state accusate di danneggiare la psiche e lo sviluppo cerebrale degli adolescenti. Nonostante questa consapevolezza, le aziende hanno creato sistemi che attraggono i giovani attraverso il meccanismo dei “like”, sfruttando il desiderio di approvazione tipico di quella fascia d’età, che spesso si manifesta attraverso la condivisione di contenuti e immagini.
Meta ha risposto alla controversia dichiarando la sua delusione nei confronti dei procuratori generali e sottolineando la mancanza di dialogo per definire standard chiari e adeguati all’età per le numerose app utilizzate dagli adolescenti.