«La mia candidatura nasce dall’amara constatazione di un fallimento: quello del progetto politico del centrodestra cavese che vinse trionfalmente le elezioni nel 2010. Il sindaco Galdi, più di chiunque altri, è il principale responsabile di questo disastro».
Così l’avvocato Marco Senatore (nella foto nel corso della conferenza stampa) ha esordito nella conferenza stampa indetta dalle associazioni Città Unita e Cava Sicura e Libera per presentare la sua candidatura a sindaco alle prossime elezioni comunali che si terranno in primavera a Cava de’Tirreni.
«Mi candido -ha proseguito- per rappresentare quelle persone perbene, che amano la politica senza che questa sia la loro professione, e con l’obiettivo del cambiamento nella convinzione che sia possibile oltre che necessaria una gestione oculata della cosa pubblica”.
A sostenere la candidatura a sindaco di Marco Senatore saranno le due associazioni sopra menzionate, CIttà Unita e Cava Sicura e Libera, che presenteranno due liste di candidati proveniente dalla società civile e di varia estrazione sociale, puntando molto su donne e giovani.
“Ai mie candidati -ha evidenziato l’avvocato Senatore- dico che bisogna dire basta a chi si lamenta della politica e dei politici, occorre, invece , impegnarsi tutti nel dare il proprio contributo per il cambiamento. È finito il tempo di continuare a delegare il futuro dei nostri figli a chi ha fallito. Non votare significa favorire chi fino ad ora ha fatto della politica qualcosa di personale. Il voto è l’unico strumento e arma che ogni cittadino ha per modificare questo sistema politico”.
Ma perché un movimento civico? Marco Senatore ha spiegato che i motivi di fondo sono due.
Il primo perché “la politica nella nostra città è ormai una palude piena di sabbie mobili. Guardando alle forze politiche in Consiglio comunale è difficile trovare dei compagni di strada. Non c’è più, per capirci, una linea di separazione netta tra maggioranza e opposizione. Siamo all’intruglio fatto di potere, interessi, convenienze. Preso atto di ciò, diventa una necessità impellente distinguersi, non mescolarsi in questa insalata di cattiva politica”.
Il secondo è che bisogna andare oltre gli schemi classici di destra e sinistra, ma rivolgersi e proporre il meglio della città, a prescindere degli orientamenti politici di ciascuno, in quanto i problemi cittadini sono problemi in quanto tali e non certo di destra o di sinistra.
Un programma di lavoro, quindi, incentrato sulla qualità e sulla concretezza.
“Non è più tempo di fare promesse elettorali -ha spiegato Marco Senatore- ai cittadini posso solo dire che mi impegnerò per recuperare la normalità, vale a dire far funzionare al meglio la macchina comunale, farla diventare non solo più trasparente e efficiente, ma soprattutto amica, aperta, disponibile. In altre parole, lavorare per avere strade pulite e senza buche, marciapiedi sistemati, vigili in strada, costi di gestione ridotti al minimo per alleggerire il carico tributario che grava in modo insopportabile sulle famiglie e l’economia cittadina. In questa ottica, va posta in essere una lotta senza quartiere agli sprechi. Assicurato ciò, si può parlare di altro, di rifiuti zero, di riorganizzazione della polizia locale, di centro commerciale naturale, di promozione del commercio, dell’artigianato, dell’arte ceramica e del turismo e così via”.