Cava de’ Tirreni, sul bilancio comunale Servalli attacca i revisori: ora tocca a Fratelli d’Italia
In un simile contesto normativo e istituzionale, il nostro Sindaco accusa sostanzialmente i due revisori, nominati dal Prefetto di Salerno,
Ancora una volta il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Cava de’ Tirreni ha bocciato i conti dell’Ente clicca qui per leggere il parere negativo del Collegio.
Ormai è una costante. Nessuna sorpresa.
In fondo, era tra le eventualità, per qualcuno addirittura una certezza. D’altra parte, vero è che in qualche modo uno dei tre componenti del Collegio, la presidente Catalano, si era fatta da parte. Restavano e restano, però, dell’originaria composizione, due dei tre membri. In altri termini, non era peregrina l’ipotesi che ci fosse un’altra bocciatura.
Quel che sorprende e imbarazza è la violenza verbale che zampilla come l’acqua sotto pressione dalle dichiarazioni del sindaco Servalli clicca qui per leggere.
Vero è che la migliore difesa è l’attacco, ma qui si è passato il segno. Quelle di Servalli sono affermazioni che potremmo definire senza mezzi termini sovversive. Stiamo parlando, infatti, di un primo cittadino che si scaglia contro due componenti del Collegio dei Revisori.
Per quanti non ne fossero a conoscenza, i revisori contabili, nel caso specifico nominati dalla Prefettura, sono degli esperti. Abilitati, ovviamente, nella revisione economico-finanziaria dell’attività amministrativa e della contabilità del bilancio del Comune. Tra i loro compiti, infatti, non a caso vi è il controllo e l’esame dell’intera attività amministrativa comunale. Fondamentalmente devono formulare il parere sulle proposte di bilancio. Se accertano delle irregolarità nell’amministrazione, devono fare immediatamente rapporto al Consiglio comunale. In caso di reati di particolare gravità, devono comunicarli all’autorità giudiziaria competente.
Queste le funzioni più rilevanti. Come si intuisce, assai delicate e particolarmente importanti.
In un simile contesto normativo e istituzionale, il nostro Sindaco accusa sostanzialmente i due revisori, nominati dal Prefetto di Salerno, di perseverare un disegno diciamo così destabilizzante. “Non contenti -afferma- di essere già stati totalmente smentiti rispetto al parere negativo dato al Rendiconto di Gestione 2022”. Tanto che il sindaco Servalli si lancia nel chiedersi “cosa muove i due membri del Collegio dei Revisori che stanno creando gravi difficoltà all’Ente ed alla Città”.
In altri termini, questi due professionisti vengono trattati alla stregua di politicanti traffichini se non addirittura come delinquentucci, che perseguono e perseverano un disegno criminoso.
Cosa dell’altro mondo. Mai vista una roba del genere.
Sia chiaro, comprendiamo la tensione e le preoccupazioni del sindaco Servalli. Alle prese ogni giorno con le difficoltà finanziare del Comune. Impegnato com’è nel tenere sulla linea di galleggiamento un ente che fa acqua da tutte le parti. Comprendiamo la sua reazione emotiva, per carità.
Tuttavia, il linguaggio, il tono e le argomentazioni utilizzate sono quantomeno inappropriate.
Ad ogni modo, tornando a quanto affermato nel comunicato del Comune, i revisori sono stati smentiti? Da chi? E in cosa? Da nessuno, anzi.
Non solo, i due revisori svolgendo la loro funzione creano per Servalli “gravi difficoltà all’Ente ed alla Città”?. Ci vuole proprio del coraggio oltre che una totale sfrontatezza per una simile affermazione. Come se i debiti li avessero causati i revisori e non la cattiva politica. Un po’ come il bue che chiama cornuto l’asino.
Così come il parere espresso dal Collegio è negativo. Punto e basta. Vero è che il presidente Toriello, nominato dalla maggioranza che sostiene Servalli, ha espresso sì un parere favorevole, ma con in riserva. In altre parole, invitando il Comune ad eliminare nel più breve tempo possibile le criticità.
Ad ogni modo, ora la parola passa al Consiglio comunale. La previsione, come per il passato, è che il bilancio sarà approvato. Questa maggioranza non può fare diversamente. E’ costretta a bere la cicuta se non vuole passare guai maggiori.
E l’opposizione? Ci auguriamo faccia la sua parte. Più di tutti, però, è chiamato a fare la sua parte Fratelli d’Italia come forza di governo nazionale.
Mi spiego.
Il bilancio di previsione 2023 andava approvato entro il termine ultimo del 15 settembre. Ad oggi ancora non lo è.
Entro il 31 luglio scorso andava obbligatoriamente approvata la delibera per la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Ad oggi il nostro Consiglio ancora non l’ha approvata.
Non solo. Entro il 30 settembre scorso bisognava rispondere alla richieste di chiarimento della Corte dei Conti? Su cosa? Sul piano pluriennale di riequilibrio finanziario. Ad oggi, non risulta che ci sia stata una risposta.
Ora il nuovo parere negativo del Collegio dei Revisori dei Conti. Se non erriamo, il quarto di fila in due anni.
Diciamo questo per chiedere: quando interverranno con delle interrogazioni parlamentari gli esponenti di spicco di Fratelli d’Italia? Il senatore Antonio Iannone e l’onorevole Imma Vietri, sempre molto solleciti nel presentare interrogazioni riguardanti il territorio provinciale, forse dovrebbero dedicare ora maggiore attenzione alle vicende cavesi.
Per quello che sta accadendo al Comune di Cava de’ Tirreni un occhio più attento di Prefettura, Corte dei Conti e degli altri organi competenti del governo nazionale, sarebbe utile ed auspicabile per il benessere della città
Almeno per sgombrare il campo dai dubbi.