L’uragano Daniel che nei giorni scorsi si era abbattuto anche su Turchia, Bulgaria e Grecia è arrivato lunedì 11 anche in Libia devastando completamente la parte est del Paese. Si parla di una vera e propria situazione apocalittica e l’uragano è già stato ribattezzato come uno dei peggiori disastri legati a condizioni meteo-climatiche che siano avvenuti nell’ultimo secolo.
Le prime stime avevano dapprima parlato di circa 2.000 morti e 3.000 feriti ma con il passare del tempo il numero è arrivato alla quota di circa 20.000 morti, di cui 3.800 solo a Derna. Quest’ultima è stata la località più colpita a causa del crollo, per via di effetto a catena provocato dall’uragano, di due dighe poste a monte della città che hanno liberato circa 33 milioni cubi di acqua.
Un’onda di piena improvvisa e il riversamento di fango e detriti sulla città hanno colto nel sonno gli abitanti di Derna determinando una strage di vite umane.
L’Italia, attraverso le parole del Presidente Mattarella e del Presidente del Consiglio Meloni, ha espresso il proprio cordoglio e la propria vicinanza alle famiglie delle vittime ed a tutto il popolo libico.
La macchina degli aiuti internazionali si è da subito mossa ed il nostro Paese ha già inviato su posto la nave San Marco della della Marina Militare, salpata proprio oggi dalla Puglia con aiuti umanitari a bordo, e due elicotteri che saranno impegnati nelle azioni di ricerca e recupero. Previsto anche il contributo della nostra Protezione Civile e dovrebbe esserci nelle prossime ore la visita del capo dipartimento Fabrizio Curcio.