Cava de’ Tirreni, Comitato Acqua Pubblica: “Ricordiamo a Servalli che l’acqua è un bene comune”
Riceviamo e pubblichiamo
A seguito della intervista video della Prof.ssa Maria Di Serio rilasciata all’emittente locate RTC 4 Rete, il Sindaco ha fatto dichiarazioni che lasciano a dir poco perplessi.
In merito al capitolo trasparenza e controllo analogo, il Sindaco conosce bene gli obblighi di trasparenza cui è soggetta una PA e quelli cui è soggetta una Società per Azioni, che non esercita le sue funzioni in via esclusiva per l’ente pubblico. Infatti, ad una interrogazione del 25.06.2015 dell’associazione ‘Cava 5 Stelle Libro Bianco’ sulla richiesta di pubblicare online le delibere del Consiglio di Amministrazione, la responsabile alla trasparenza dell’Ausino rispose semplicemente che la Società non è tenuta a farlo. D’altronde, per fare le dovute differenze basta fare un giro veloce sul sito dell’azienda speciale pubblica “Acqua Bene Comune” di Napoli (ABC.napoli.it) che adempie pienamente al comma 1 dell’articolo 1 del D. Lgs n. 33/2013, che così recita: «La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche».
Quale controllo può esercitare il cittadino su processi decisionali a cui non ha alcun accesso ma che possono impattare sulle strategie di valorizzazione e investimento che riguardano un bene pubblico primario?
Ricordiamo al Sindaco che l’acqua è un bene comune come sancito dal referendum del 2011. Nella nostra città oltre 26000 cittadini si sono pronunciati in tal senso, pari al 98% dei votanti. Il Sindaco nella sua risposta non ha dato motivazioni circa la mancata attuazione della Delibera di Consiglio del 2012 e della Delibera di Giunta del 2015, che pure ha sostenuto. Una delibera definita ‘urgente’ e ‘immediatamente eseguibile’, che aveva ottenuto parere favorevole della Corte dei Conti. Perché non è stato dato seguito alcuno ad una delibera di Giunta? E quali responsabilità ne derivano sotto il profilo patrimoniale e politico-istituzionale?
Molti di quei 26000 cittadini che votarono al referendum attendono ancora una decisione. I Comitati ‘Acqua Pubblica’ e ‘Beni Comuni’ ritengono che la cittadinanza meriti una risposta e che questo sia il senso più pieno del concetto di trasparenza e spirito di servizio.
Comitato Acqua Pubblica Cava de’ Tirreni