Pure frastornato da quest’anno appena spento, apparso troppo breve per taluni aspetti, e troppo lungo per varie circostanze con tante delusioni, tante incertezze e poche speranze, che non inducono all’ottimismo e privilegiano il pessimismo, qualche augurio voglio farlo, in questa circostanza, alla Città di Cava.
Negletta, abbandonata, vittima di sciatte amministrazioni, confinata fuori dai grandi traffici, ma che pure sa reagire alle sventure e alle disavventure politico-amministrativi che hanno condizionato, e ancora condizionano, persone che pure desiderano fare il bene della città, e che, nonostante i buoni propositi, sono costretti a vivacchiare a causa dei condizionamenti continui che subiscono.
Il sindaco Galdi, probabilmente Sindaco contro le sue stesse aspettative, è riuscito a sopravvivere, in questi 5 anni di mandato, nonostante ben undici crisi, vale a dire in media una ogni sei mesi, cioè due ogni anno, e ha mostrato, in queste condizioni, il suo saper galleggiare con continui rimpasti, barcamenandosi tra i vari partiti, gruppi politici, amici e oppositori, rimanendo, così, a galla.
E’ ovvio che amministrare una città, grande e complessa come Cava, in queste condizioni, non ti fa esprimere il meglio, anzi; ciononostante Marco Galdi rivendica, e gliene dobbiamo dare atto, di aver portato avanti alcuni progetti di una certa importanza importanti, cosa che ha potuto fare solo grazie, è bene dirlo e darne atto, alla macchina comunale che, più bene che male, a Cava funziona; e noi che lo riconosciamo, lo facciamo perché a conoscenza di altre realtà analoghe nelle quali le amministrazioni e gli uffici fanno acqua da tutte le parti, e i cittadini soffrono e pagano profumatamente per i dissesti che vecchi e nuovi politici hanno saputo creare; valga per tutti l’esempio di una città come Nocera, per non andare lontano.
Ma la consiliatura volge al termine, ancora qualche mese e i cittadini cavesi saranno chiamati ad eleggere il nuovo Sindaco e il nuovo Consiglio comunale, e lo scenario che si presenta non è entusiasmante.
Galdi certamente si ricandiderà, dovendo competere con Enzo Servalli, che ha vinto le primarie del PD, con Stefano Cicalese, candidato per Città democratica, patron l’ex Sindaco Luigi Gravagnuolo, con Michele Mazzeo, che si candida per il Partito comunista, l’ultrasinistra metelliana, probabilmente con Marco Senatore candidato per non si sa bene quale schieramento ma appoggiato da Associazioni Cava Unita e Cava Sicura e Libera; per Forza Italia non si sa ancora quale sarà il candidato; e c’è, infine, il volto nuovo, il nuovo personaggio, Armando Lamberti, leader di un raggruppamento civico, gradito a tanti anche per il prestigio del nome e per la presenza costante in tantissime attività civiche, culturali e religiose.
Lo scenario, pertanto, è variegato, e a fronte di candidati che hanno un concreto sostegno di popolazione, associazioni e clero, ve ne sono altri appartenenti a partiti che nel loro ambito sono spaccati, come i mugugni delle primarie del PD hanno dimostrato.
A mio avviso, al momento, i candidati forti sembrano essere Galdi e Lamberti, entrambe persone per bene, ma tra i due nel mentre Lamberti, nonostante tutto, sconta il rischio, attuale, della prima volta e quello futuro della mancanza di esperienza dell’amministrazione della cosa pubblica, Galdi si è fatto le ossa durante cinque anni travagliati.
Pertanto, valutando oggi, la battaglia molto presumibilmente sarà tra Galdi e Lamberti, anche perché le altre forze in campo, non avendo saputo sfiduciare, nonostante i tanti proclami, il sindaco Galdi, hanno dimostrato la loro inconcludenza che certamente persisterà e le penalizzerà.
E per tale motivo, nonostante le critiche ed i mugugni nei confronti di Marco Galdi, allo stato attuale si intravede, nonostante tutto, una sua nuova probabile vittoria.
Buon anno Cava. (foto Angelo Tortorella)