La lunga scia di sangue dei femminicidi
iamo all'ennesimo femminicidio. Una scia di sangue impressionante che si allunga e non si ferma mai. Sono state introdotte nuove misure per
Anna Scala, 56 anni, ieri è stata trovata uccisa dai carabinieri a Piano di Sorrento nel bagagliaio della sua auto. Ad assassinarla l’ex compagno, già denunciato per stalking. Siamo all’ennesimo femminicidio. Una scia di sangue impressionante che si allunga e non si ferma mai. Sono state introdotte nuove misure per contrastare il fenomeno, ma ad oggi non si vede alcun risultato evidente. Occorre fare di più. Molto di più. Di sicuro occorre introdurre nuove misure restrittive più incisive e stringenti, così come sanzioni più severe. Ma non basta. Serve anche altro. E’ indispensabile contrastare un sistema di valori che continua a vedere la donna come un essere inferiore al maschio e a questi subordinata. Dall’altro lato, c’è da affrontare il problema della debolezza emotiva dell’uomo, che si trasforma in violenza assassina sulle donne. Bisogna lavorare su tutto ciò. In termini educativi, culturali, di sostegno psicologico. Coinvolgendo servizi sociali, scuola, famiglie… E’ indispensabile prevenire, utilizzando tutti i mezzi possibili. Questa assurda carneficina va fermata. Alla lunga, c’è il rischio di assuefarsi ad un fenomeno che, al contrario, va debellato in modo deciso. Il tempo stringe se non vogliamo che questo massacro delle innocenti continui senza sosta.