Cava, Smart City: accuse al vetriolo del professore Luigi Senatore al Pd e a Servalli
Per questa mattina sabato 3 gennaio, alle ore 11, è stata convocata a Palazzo di Città di Cava de’Tirreni la conferenza stampa di presentazione del Concorso di idee sulla SMART CITY, indetto nelle scorse ore dall’Amministrazione comunale metelliana. E’ annunciato oltre all’intervento del sindaco Marco Galdi, anche del prof. Luigi Senatore, docente dell’Università di Salerno, che è stato il coordinatore delle attività progettuali.
Ed è proprio il prof. Senatore ad aver resa più interessante la conferenza stampa, avendola fatta precedere da un post sul proprio profilo Facebook dai toni molto molto polemici e sibillini.
“Sono orgoglioso di aver fatto questo sforzo -principia il prof. Senatore- di non aver chiesto nessun compenso (vi chiedo di controllare la delibera di Giunta che resterà ad imperitura memoria) e di averlo fatto per il futuro della nostra splendida Città. Per arrivare a questo risultato ci sono voluti oltre due anni, tutto è iniziato nel luglio 2013. Il bando che leggete è una pietra miliare, adesso la classe politica e dirigente, che governerà la nostra Città durante i prossimi anni, avrà l’onere e l’onore di concretizzare questo progetto che potrà cambiare il volto di Cava innestando meccanismi virtuosi e progresso economico e sociale”.
Fin qui tutto bene, anzi. Poi, all’improvviso, la dura stoccata polemica ai dirigenti del Pd e, molto probabilmente, soprattutto al candidato a sindaco Enzo Servalli, mai nominati esplicitamente ma per i fatti evocati chiaramente a loro rivolta.
“Quest’estate -prosegue il professore- ho appurato che è molto difficile far capire l’importanza di questo progetto e delle visioni strategiche innovative. Ho parlato spesso con politicanti senza visione, frutto di un modo aberrante e sbagliato di fare politica e di amministrare la cosa pubblica. Gli stessi che ora vanno in giro a dire che non avrei saputo amministrare perché a digiuno di esperienze politiche”.
Come si ricorderà, infatti, la scorsa estate il prof. Senatore era nel novero dei possibili candidati a sindaco del centrosinistra. Una candidatura che però tramontò in breve tempo, allorché il docente universitario mise delle condizioni ritenute non accettabili dai dirigenti del Pd locale.
“A loro dico -insiste con durezza il prof. Senatore nel suo post- di essere felicissimo di non aver fatto le loro esperienze, di non aver preso voti mentendo agli elettori, di non aver mercanteggiato per posti di potere, di non essermi seduto in Consiglio Comunale per fare inciuci al fine di gestire il potere. A loro dico che prima di esprimere giudizi sulla mia persona leggessero quello che ho fatto e quello che hanno fatto loro”.
“Chi tra loro si spaccia per nuovo – e qui è evidente che l’attacco è rivolto a Servalli- è più vecchio di chi viene considerato vecchio. Lasciamoli al loro modo di fare “politica” buttando fango sulle persone mentre passeggiano sotto i portici. Sono loro il cancro di questa Città”.
“Rivendico -sostiene ancora Senatore- la paternità di alcune mie idee: quelle riportate nell’articolo pubblicato su Ulisseonline (“Metodi nuovi per progettare la democrazia” dell’8 novembre 2014, N.D.R.) e quella relativa alle liste che avrebbero sostenuto il candidato che sarebbero state composte da candidati di entrambi i sessi al 50%”.
“Rivendico la paternità di CAVA SMART -conclude- che ha una visione e un’idea di città frutto di un approccio efficiente costituito da: obiettivi, strategie e strumenti. CAVA SMART vuole nascere dalle idee dei cittadini cavesi. Con questo bando si chiede ai cittadini di rendere più bella ed unica la Cava del futuro. Infine devo ringraziare alcune persone che hanno dato un contributo fondamentale alla stesura di questo bando “unico e rivoluzionario”, non scriverò il loro nome in questo post ma li ringrazierò alla mia maniera: guardandoli negli occhi, stringendogli le mani e mostrando in futuro la mia riconoscenza. Cava merita di più perché è una Città straordinaria”.
Insomma, il prof. Senatore, abbandonando la sua consueta flemma accademica, non si è risparmiato nel suo j’accuse al vetriolo. Ora non resta che ospitare la replica del Pd e del candidato sindaco Enzo Servalli… se ci sarà, ovviamente.