Maggiore severità nella tutela del nostro patrimonio artistico
A Milano, invece, alcuni vandali hanno imbrattato con vernice spray la Galleria Vittorio Emanuele II. Gli autori. al momento, non sono stati
Dopo il Colosseo, è stata la volta della Torre di Pisa. Una turista francese di 19 anni ha inciso l’iniziale del suo nome e di quello del fidanzato su una colonna della Torre pendente. Per lei l’accusa è di «danneggiamento aggravato al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale». A Milano, invece, alcuni vandali hanno imbrattato con vernice spray la Galleria Vittorio Emanuele II. Gli autori. al momento, non sono stati ancora individuati. Grazie alla legge voluta dall’attuale governo, ora le pene sono più severe. Gli autori di questi gesti vandalici, infatti, rischiano fino a tre anni di reclusione. Forse, però, occorrerebbero pene ancora più severe. Insomma, provvedimenti esemplari. Sarebbe innanzi tutto indispensabile comminare delle sanzioni per direttissima. A caldo. Senza perdite di tempo inutile. E sfruttare al massimo il clamore mediatico del momento. Il nostro patrimonio artistico è un bene troppo prezioso. Occorre tutelarlo con la necessaria severità.