scritto da Pasquale Petrillo - 03 Agosto 2023 08:56

Piero Fassino e i guasti dell’antipolitica

La sua, sia chiaro, è una posizione coraggiosa ed isolata. E' quello che spesso, se non sempre, accade alle persone perbene che svolgono

foto Giovanni Armenante

Fare demagogia sui costi della politica e sulle indennità percepite dai parlamentari è un esercizio che riesce molto bene e trova larghissimi consensi. E’ però questo un terreno assai scivoloso. In un sistema democratico, infatti, è un giochetto assai pericoloso quello di screditare il Parlamento e delegittimare  la politica. D’altro canto, abbiamo assaggiato negli ultimi anni molti dei guasti provocati da questa deriva demagogica. L’antipolitica, purtroppo, porta sempre più ad uno svilimento delle istituzioni e ad un livello sempre più modesto della classe politica. Va, per questo, apprezzata la posizione espressa al riguardo dal deputato del PD Piero Fassino, ex sindaco di Torino e già segretario dei DS. La sua, sia chiaro, è una posizione coraggiosa ed isolata. E’ quello che spesso, se non sempre, accade alle persone perbene che svolgono l’attività politica con passione e dedizione. E’ interessante la sua intervista al Corriere della Sera clicca qui per leggereFassino, in un passaggio, è estremamente chiaro. «Non si può pensare che la politica sia una attività a costo zero. Il problema è che sia pagata in modo trasparente e proporzionata alle responsabilità». Proprio così. Certo, poi resta il problema di chi, da deputato, non merita neanche un decimo dell’indennità che percepisce. O di chi fa politica per arricchirsi o comunque godere solo dei benefici. Questo però è un altro discorso e riguarda i criteri di selezione del personale politico. D’altra parte, fin quando avremo questa legge elettorale che di fatto impedisce agli elettori di scegliere i propri rappresentanti, le cose non miglioreranno. Per un Fassino, avremo dieci e forse più parlamentari che non meritano affatto quello che percepiscono.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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