Il Ponte sullo Stretto e le cosche
Questo, però, non può essere un motivo per non realizzare l'opera. Il Ponte sarà al servizio di milioni di persone oneste che vivono in
Sulla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina non mancano le perplessità e, ovviamente, le polemiche. Tuttavia, certe affermazioni lasciano non meno perplessi. E’ il caso di don Ciotti quando ha senza mezzi termini detto che il Ponte «non unirà solo due coste, ma certamente due cosche». Che don Ciotti sia un esperto in materia di antimafia non c’è alcun dubbio. E che la malavita organizzata siculo-calabrese tenterà di mettere le mani sui lavori di realizzazione del Ponte è altrettanto sicuro. In altre parole, l’allarme lanciato da don Ciotti è più che legittimo oltre che assai realistico. Questo, però, non può essere un motivo per non realizzare l’opera. Il Ponte sarà al servizio di milioni di persone oneste che vivono in Sicilia e nella Penisola. Restano i dubbi sull’opportunità di costruirlo, certo, ma i motivi sono ben altri. Se fosse solo il timore di favorire le cosche mafiose, allora in Sicilia, ma forse nel resto del nostro Paese, non dovremmo costruire più neanche un metro di strada. Una diga. Un acquedotto. Una qualsiasi opera pubblica.