scritto da Nino Maiorino - 12 Luglio 2023 07:15

Automobilisti sotto attacco

foto tratta dal sito del Ministero dell’Interno

Non crediamo di essere smentiti dicendo che Matteo Salvini, Vice Premier e Ministro alle Infrastrutture, è uno di quelli più attivi del governo Meloni.

Magari avrà tanto altro da farsi perdonare, ma è fuori discussione che il suo ruolo lo sta svolgendo con impegno, nel bene (come nel caso delle modifiche al Codice della strada, che andiamo a trattare) e nel male (come nel caso della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, che la Premier sta tentando in tutti i modi di procrastinare, scontentando sia la Lega sia anche Forza Italia, che pure è favorevole).

Nel caso della costruzione del ponte Salvini sconta un peccato di origine in quanto, fino a qualche anno fa, ne aveva sempre osteggiato la costruzione, asserendo che non avesse senso costruire il ponte lasciando la rete viaria siciliana nelle condizioni in cui è.

È chiaro che ciascuno fa il suo mestiere, e ora Salvini, a capo del Dicastero delle infrastrutture, non può fare a meno di spingere per la sua costruzione, anche perché la stessa darebbe lavoro a migliaia di operai sia della Società che realizzerebbe il ponte, sia di tutte quelle collegate; e la prospettiva di tanto lavoro manda in brodo di giuggiole le imprese coinvolte.

Così i ripensamenti mandano al diavolo le precedenti critiche in ragione di un rilancio del lavoro che francamente fa piacere a tutti.

È ovvio che se fossimo in un paese serio, lo sperpero del denaro pubblico già effettuato per ricerche, tentativi di progettazione e quant’altro sarebbe cessato da tempo; ma giacché siamo nel paese di Bengodi, tutto fa brodo, e noi cronisti possiamo solo prenderne atto e rimanere neutrali.

Ma torniamo all’argomento che abbiamo deciso di trattare, vale a dire una svolta decisa ai comportamenti non corretti degli automobilisti.

Due settimane fa il Ministro Salvini ha presentato al Consiglio dei Ministri un DDL nel quale sono riunite tante norme tendenti a modificare il Codice della strada in senso peggiorativo per chi lo trasgredisce, ma introduce anche norme che estende anche ai non automobilisti norme e obblighi oggi non previsti.

Il Consiglio dei Ministri che ha accolto le proposte si è riunito in data 27 giugno 2023, e le modifiche previste dovrebbero andare in porto entro giugno 2024.

Riportiamo qui di seguito l’analisi fatta dal mensile Quattroruote, che è il più affidabile organo di stampa del settore.

Il provvedimento, presentato dal vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, è stato già ribattezzato “tolleranza zero” per le stringenti misure contro l’utilizzo di telefoni cellulari alla guida, il consumo di alcolici e stupefacenti oltre che per altre regole, come le nuove normative in tema di autovelox, le limitazioni per i neopatentati e l’obbligo di indossare il casco sui monopattini, che dovranno essere assicurati e targati.

Vediamo ora punto per punto tutte le nuove regole approvate che, ricordiamolo, prima di entrare in vigore dovranno completare tutto l’iter parlamentare, con Camera e Senato che potranno modificare alcuni punti.

 

GUIDA COL TELEFONO

Chi verrà sorpreso a guidare utilizzando un telefono, per chiamate o messaggi, verrà punito con una sospensione breve della patente di guida da 7 a 20 giorni a seconda dei punti rimasti sul permesso di guida: 7 giorni di sospensione se si hanno dai 10 ai 19 punti, 15 giorni di sospensione da 1 a 9 punti, che raddoppiano salendo a 14 e 30 giorni nel caso il conducente sia responsabile di un incidente stradale. “Sull’utilizzo del cellulare alla guida – ha commentato Salvini – non ci sarà solo la decurtazione dei punti dalla patente, ma anche la sospensione, visto che il 15% degli incidenti è figlio della distrazione dovuta alle chat e ai WhatsApp”.

ALCOL: GUIDA IN STATO DI EBBREZZA

Per chi guida sotto l’effetto dell’alcol è prevista la sospensione e la revoca della patente fino a tre anni. Alle disposizioni attualmente in vigore, le nuove regole prevedono tolleranza zero per chi è già stato condannato per guida in stato di ebbrezza, a cui è imposto il divieto di assumere alcolici prima di mettersi al volante e potrà così guidare solo con tasso alcolemico di 0 g/l. Il divieto di guidare con tasso fino a 0,5 g/l varrà per due o tre anni a seconda dei casi e si potrà guidare solo se sul veicolo sarà installato (a proprie spese) il sistema Alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero. A tal riguardo, il ministero dei trasporti pubblicherà prossimamente delle regolamentazioni.

 

DROGHE: GUIDA SOTTO EFFETTO DI STUPEFACENTI

A prescindere dallo stato di alterazione psicofisica, guidare dopo aver assunto droghe sarà punibile con il ritiro della patente. Quando gli agenti di polizia avranno fondato motivo di ritenere che un conducente abbia assunto stupefacenti, potranno effettuare un prelievo di saliva per accertare l’utilizzo di sostanze vietate. In caso di esito positivo degli accertamenti preliminari, potranno ritirare la patente in attesa degli esami effettuati in laboratorio e successivamente imporre un divieto a un nuovo conseguimento del titolo di guida per tre anni.

 

SUPERAMENTO DEI LIMITI DI VELOCITÀ

Alcune violazioni del Codice della Strada, come il superamento dei limiti di velocità da 10 a 40 km/h comporterà, in alcuni casi, la mini-sospensione della patente. Lo schema prevede la decurtazione dei punti per i conducenti con più di 20 punti disponibili, che andrà ad aggiungersi alla sospensione del titolo di guida per 7 giorni per chi ha dai 10 ai 19 punti e per 15 giorni per chi ha da 1 a 9 punti, con la durata che raddoppierà in caso si causi un incidente.

La mini-sospensione della patente si applicherà, con la stessa logica, anche per il mancato rispetto dei segnali di senso vietato e di divieto di sorpasso, la circolazione contromano, il mancato rispetto della precedenza, il sorpasso a destra e per il mancato uso della cintura di sicurezza o dei seggiolini per bambini o dei dispositivi antiabbandono.

 

AUTOVELOX: “VIA GLI IMPIANTI MANGIASOLDI”

“Via gli impianti mangiasoldi, meno burocrazia, utilizzo solo di strumenti certificati tutelando i cittadini da multe pazze”: queste, in estrema sintesi, le novità che il governo ha deciso di apportare sul tema degli autovelox. Le procedure di approvazione dei sistemi di rilevazione della velocità, inoltre, saranno equiparate a quelle di omologazione.

Nelle prossime settimane verrà stabilito un regolamento per uniformare le modalità di approvazione degli strumenti di rilevazione della velocità. Inoltre, i dispositivi per il rilevamento automatico delle violazioni ne potranno accertare contemporaneamente due o anche più.

Sulle autostrade e strade extraurbane principali, le forze dell’ordine potranno accertare alcune violazioni particolarmente pericolose (divieto di circolazione di determinati veicoli, inversione del senso di marcia, circolazione su corsie non consentite, impropria occupazione delle corsie di accelerazione o decelerazione, mancato uso delle luci di posizione durante la sosta o la fermata, violazione delle norme sull’esazione del pedaggio) usando le normali telecamere e la relativa documentazione fotografica o filmata.

 

SAFETY CAR

In caso di incidente, le volanti della Polizia stradale e delle forze dell’ordine potranno rallentare il traffico e fruire da deterrente per ulteriori incidenti facendo da Safety Car per il traffico veicolare.

Una pratica già utilizzata su alcuni tratti autostradali italiani, ma ancora lontana dall’essere applicata su tutto il territorio nazionale.

 

ZTL: ZONE A TRAFFICO LIMITATO

Le zone a traffico limitato dovranno essere usate con il criterio del massimo buon senso: “Stop a eccessive limitazione dannose e poco chiare. Ai sindaci il compito di proporre soluzione equilibrate che tutelino ambiente, libertà di circolazione e lavoro”. All’uscita, inoltre, il guidatore che è entrato nella zona a traffico limitato nel momento in cui non era in vigore il divieto non sarà più sanzionato. Inoltre, è prevista anche una tolleranza del 10% nelle aree in cui è previsto un tempo massimo di permanenza.

 

NEOPATENTATI: NUOVI LIMITI PER LA POTENZA

Il governo ha innalzato da uno a tre anni il limite entro cui i neopatentati non potranno guidare le auto più potenti, spesso erroneamente definite “di grossa cilindrata”.

Si tratta delle automobili con motore termico con potenza specifica superiore a 55 kW (75 CV) per tonnellata e/o con potenza massima pari o superiore a 70 kW (95 CV).

Nel caso delle vetture elettrificate, ibride o elettriche, la potenza specifica sale a 65 kW (88 CV) per tonnellata. Inoltre, un minorenne che guida senza patente e ubriaco o drogato, non potrà conseguire il titolo di guida fino al compimento dei 24 anni.

 

MONOPATTINI ELETTRICI: CON CASCO, TARGA E ASSICURAZIONE

Le nuove regole del Codice della Strada impongono anche che, per circolare, tutti i monopattini dovranno avere una targa e un’assicurazione e, a prescindere dall’età, dovranno essere guidati indossando obbligatoriamente un casco omologato. Per chi circola senza assicurazione sono previste sanzioni da 100 a 400 euro.

Obbligatori anche gli indicatori luminosi di svolta e freno: chi verrà sorpreso senza sarà multato con una sanzione da 200 a 800 euro. Modificate anche alcune norme di comportamento: divieto assoluto di circolazione contromano e sulle strade con limite superiore a 50 km/h. 

Per i monopattini in sharing, il gestore del servizio dovrà installare sistemi automatici che ne impediscano il funzionamento al di fuori delle aree cittadine in cui ne è consentita la circolazione.

Inoltre, il nuovo codice della strada prevede un “divieto di sosta selvaggia e sui marciapiedi”.

 

CICLISTI

“Nelle aree pedonali, nelle strade urbane ciclabili e nelle zone ciclabili, i conducenti dei veicoli a motore ammessi alla circolazione, nel rispetto delle regole generali della precedenza, devono prestare particolare attenzione ai pedoni e ai ciclisti”, così recita il nuovo comma 4-bis del Codice della Strada.

Il governo ha così previsto nuove misure per la tutela dell’utenza debole della strada, con particolare riguardo ai ciclisti e ai “conducenti di velocipedi a propulsione prevalentemente elettrica”.

Verranno modificate le regole che disciplinano le “caratteristiche tecniche e la modalità di circolazione di bicilette, biciclette a pedalata assistita, cicli a propulsione e monopattini a propulsione prevalentemente elettrica”. Inoltre, saranno stabilite nuove norme per la circolazione di “veicoli atipici” e saranno definiti dei criteri “per la progettazione e la costruzione di infrastrutture stradali e di arredi urbani finalizzati alla sicurezza degli utilizzatori di veicoli a due ruote e dei dispositivi per la mobilità personale da adottarsi con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti”.

 

PASSAGGI A LIVELLO: PIÙ SICUREZZA

Anche i passaggi a livello verranno modificati per garantire una maggiore sicurezza, installando nuova segnaletica ed effettuando più controlli, anche attraverso telecamere. “In corrispondenza dei passaggi a livello sprovvisti di barriere o semibarriere – si legge nel testo del decreto – può essere collocato, sulla destra della strada, a cura e spese del gestore della ferrovia, un dispositivo luminoso a due luci rosse lampeggianti alternativamente che entra in funzione per avvertire in tempo utile del passaggio del treno, integrato da un dispositivo di segnalazione acustica. Tali dispositivi devono comunque essere installati in caso di visibilità insufficiente”. Chiunque impegnerà o attraverserà un passaggio a livello con o senza barriere potrà essere multato con una sanzione da 200 a 800 euro. Si potrà essere sanzionati anche in caso di superamento delle barriere mentre si stanno alzando o abbassando: la multa è da 87 a 344 euro.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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