Cava de’ Tirreni, Meridione Nazionale sulla chiusura dei Centri Anziani: “Una vergogna, grazie a Servalli Cava sempre più in basso”
E' quanto scrive Ivana Carpentieri, coordinatrice cittadina di Meridione Nazionale, in un comunicato diffuso nella giornata di ieri per
“Cava sempre più in basso. Cava si è sempre distinta per l’attenzione massima che ha sempre avuto per le fasce più deboli, gli anziani, i poveri, i più ultimi, gli ultimi. Ora un governo di sinistra paladino, a chiacchiere, delle categorie di cui sopra per far pagare agli anziani e i pensionati i debiti da loro contratti per sprechi e mala gestione chiude i centri anziani che rappresentano l’unico sfogo e spazio utile per passare le proprie giornate”.
E’ quanto scrive Ivana Carpentieri, coordinatrice cittadina di Meridione Nazionale, in un comunicato diffuso nella giornata di ieri per contestare la chiusura di alcuni centri di aggregazione anziani da parte dell’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni.
“Questa amministrazione tra le peggiori in Italia -prosegue la Carpentieri- pretenderebbe, facendo pagare, tra poco ai cavesi pure l’aria che respirano, di sanare un bilancio fallimentare con pochi euro necessari per tenere aperti centri sociali per quelle fasce appartenenti a coloro che hanno speso una vita intera per consentire a Servalli e alla Altobello di percepire stipendi che si sarebbero sognati”.
“E’ una vergogna -attacca la coordinatrice cittadina di Meridione Nazionale- per una città come Cava famosa per l’accoglienza, la solidarietà, l’attenzione massima per i più deboli. Questi sono i sinistroidi predicano bene e razzolano male”.
“Meridionale Nazionale -conclude Carpentieri- chiede un incontro con il sindaco e l’assessore al ramo finalizzato a trovare soluzioni utili volte ad evitare un danno grave a chi non se lo merita”.