Il delitto di Casalpalocco: troppo comoda la decisione degli assassini
I “Borderline” smettono le attività dopo l’incidente
Non si placano le polemiche sul delitto commesso dai cinque delinquenti che hanno distrutto una famiglia nella bravata di Casalpalocco di qualche giorno fa, che ora avrebbero deciso di non proseguire le loro attività dopo l’incidente.
Hanno parlato di attività, giacché sembra che le loro bravate sbarcassero in lunario abbastanza bene, in quanto le bravate che essi commettevano erano molto gradite ad un gruppo cospicuo di fans disposti anche a pagare (cosa da pazzi!) per guardarle: sapere che ci sono individui che pagano per vedere queste smargiassate fa venire la pelle d’oca.
E non siamo tra chi vorrebbe un altro tipo di internet, siamo ormai abituati agli “influencer”, meglio se donne, fanno più effetto e più affari proponendo prodotti vari, ma almeno propongono qualcosa che può essere utile, e che magari fanno diventare indispensabile a chi le segue.
Ma, francamente, assistere a sfide assurde come quelle dei delinquenti di Casalpalocco, pagando per farlo, ci sembra un abominio.
Ora questi personaggi sembra che abbiano deciso di chiudere il sito.
Bontà loro, ma è troppo comodo questo tipo di comportamento dopo il delitto commesso, per il quale hanno fatto di tutto per farsi ulteriore pubblicità, ma non risulta abbiano chiesto perdono ai familiari della famiglia distrutta.
Finora non è ancora avvenuta la chiusura del sito, a noi sembra evidente che, dopo l’incidente, ora si stanno preparando per una adeguata difesa giudiziaria, ed è in questa ottica che va inquadrata la loro decisione che, almeno fino a questo momento, sembra sia stata solo annunciata: su Internet compaiano ancora i filmati delle loro “bravure”.
I loro “follower” (che, detto in chiaro, sono utenti che decidono di seguire un iscritto ad una pagina di un “social” e di riceverne contenuti e aggiornamenti), sono degli stupidi ancor più dei titolari i quali almeno rischiano personalmente.
I “borderline”, sono persone affette da un grave disturbo della personalità caratterizzato da intensa instabilità e conflittualità nelle relazioni interpersonali, paura dell’abbandono, disregolazione emotiva, sensazione cronica di vuoto, comportamenti autolesivi e impulsività.
Un “borderline” ha un comportamento instabile, impulsivo e rischioso, come rapporti sessuali non protetti, gioco d’azzardo o “Binge eating”(disturbo da alimentazione incontrollata maggiormente diffuso tra i maschi), esplosioni di rabbia e litigi violenti; immagine di sé e degli altri instabile che oscilla fra i poli estremi, idealizzazione e svalutazione (come buono/cattivo; perfetto/falso), e relazioni instabili e intense.
Il disturbo “borderline” di personalità è caratterizzato da una modalità pervasiva di instabilità e di ipersensibilità nei rapporti interpersonali, instabilità nell’immagine di sé, estreme fluttuazioni dell’umore, e impulsività.
E’ chiaro che, oltre a procurare danni a se e ad altri, non sono in grado di fare più nulla: sono solo dei matti che andrebbero tenuti sotto stretto controllo da parte dei familiari e della società, per evitare che commettano danni come a Casalpalocco.
Troppo comodo anche il tuo commento!
Troppo facile cavalcare il sentimento di rabbia per questa vicenda. C’è tanto dolore per questo fatto e c’è tanta tristezza per questa società che porta il facile guadagno in prima posizione assoluta tra i valori. Per avere fama, per essere conosciuti ed apprezzati, la strada é lunga e deve essere lunga… questo dovrebbe essere impartito nelle scuole e nelle famiglie.
Queste disgrazie devono farci riflettere … la via breve per il successo é una patologia.