Con l’addio a Berlusconi la fine di un’epoca
Con lui è nata quella che noi impropriamente chiamiamo Seconda Repubblica. E' stata, questa, una stagione della politica italiana che lui ha
Con la scomparsa di Silvio Berlusconi si chiude un’epoca. Il Cavaliere indubbiamente è stato una delle figure che più di altre ha caratterizzato un’era. Con lui è nata quella che noi impropriamente chiamiamo Seconda Repubblica. E’ stata, questa, una stagione della politica italiana che lui ha attraversato per intero. E da protagonista. Oggi rendiamo omaggio alla sua grandezza senza per questo dimenticarci le sue debolezze, i suoi errori, le sue manchevolezze. Non possiamo non ricordarlo, però, come un personaggio eccezionale. Poliedrico, carismatico ed ammaliatore, tanto innovatore da risultare rivoluzionario. Quasi un novello re Mida. “Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi”, ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio di cordoglio. Un ritratto politico aderente alla realtà. “La leadership di Berlusconi -ha poi aggiunto- ha contribuito a plasmare una nuova geografia della politica italiana… favorendo continuità nell’indirizzo atlantico ed europeista della nostra Repubblica”. E ancora: “E’ stato una persona dotata di grande umanità e un imprenditore di successo, un innovatore nel suo campo”. Infine: “Ha conquistato posizioni di assoluto rilievo nell’industria televisiva e nel settore dei media. E’ stato artefice di importanti successi nel mondo dello sport italiano”. Non si può che sottoscrivere.