scritto da Pasquale Petrillo - 18 Aprile 2023 15:05

Cava de’ Tirreni: Fratelli d’Italia, Totò e Peppino

l comunicato stampa diffuso oggi dal Coordinamento di Fratelli d'Italia fa finalmente chiarezza. Fuga quasi tutti i dubbi. Indica soprattutto

Luigi Napoli, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia

Il silenzio della dirigenza locale di Fratelli d’Italia da un po’ di tempo risultava assordante.

Da un lato, le esternazioni di un suo esponente, l’avvocato Alfonso Senatore. Dall’altra, le reazioni delle altre componenti dell’opposizione. Contrasti che non lasciavano presagire nulla di buono.

All’appello, in modo evidente, mancava l’esplicitazione della linea politica del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia.

Il suo stesso candidato sindaco, Fabio Siani, era andato e resta in immersione. Troppo intelligente ed esperto. Meglio non ficcarsi in un buco nero dove si rischiava solo di prendere scappellotti.

Insomma, sembrava che nella nostra città Fratelli d’Italia somigliasse un po’ a Totò e Peppino. Sì, quando chiedevano «per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?».

Il comunicato stampa diffuso oggi dal Coordinamento di Fratelli d’Italia fa finalmente chiarezza. Fuga quasi tutti i dubbi. Indica soprattutto quali sono la strategia e gli obiettivi politici. Anzi, sorprende per un’apertura ed una maturità politica inaspettate. Lo stesso linguaggio stupisce per equilibrio e modernità.

Traspare indubbiamente la consapevolezza di dover essere il partito-guida in città. Di quella che, ovviamente, sarà l’alternativa all’attuale maggioranza di centrosinistra.

Il coordinatore comunale Luigi Napoli utilizza un linguaggio accorto. Rispettoso della dignità delle altre forze politiche. Si rivela così assai prudente e lungimirante. Afferma di voler «svolgere un ruolo decisivo nella costruzione di un’alternativa di governo di qualità e credibilità». Precisando, però, «in concorso con le altre componenti dell’opposizione».

Non è da meno il giovane capogruppo consiliare Italo Cirielli. Declina con sagacia la strategia del partito della Meloni nella valle metelliana. Individua delle direttrici di marcia. Vere e proprie parole d’ordine. Unità, inclusione, programmazione, competenza.

In sintesi, il partito si confronterà con le altre componenti dell’opposizione. Non solo. E’ aperto anche al contributo di chi è per cultura e storia politica di diversa provenienza.

Un rivoluzione copernicana. Il partito più identitario si rivela molto liberal e di ampie vedute.

Una sorpresa.

Certo, queste sono solo delle enunciazioni. Importanti e significative, ma soltanto buoni propositi. Ora bisognerà sostanziarli con i fatti.

Molto dipenderà anche dall’atteggiamento delle altre forze dell’opposizione. Ad oggi la diffidenza prevale sulla predisposizione all’unità. Il partito della Meloni non è amato. Viene percepito come un avversario piuttosto che un alleato.

Ciò, tuttavia, non toglie che Fratelli d’Italia ha compiuto un gesto importante, che peserà in prospettiva.

Le stesse nomine di Marco Senatore e Gianpio De Rosa avvalorano questa impostazione politica volta al dialogo, all’apertura, alla moderazione. In conclusione, Luigi Napoli ce la sta mettendo tutta. E’ evidente il suo tentativo di accreditarsi come un valido interlocutore. Affidabile, ragionevole, rassicurante.

Stiamo a vedere gli sviluppi.

C’è solo un punto del comunicato, tuttavia, in cui l’avvedutezza politica e linguistica sembra eccessiva. Forse addirittura fuori luogo. E’ il passaggio in cui la nostra città viene definita «mortificata dalle politiche del sindaco Servalli».

Altro che mortificata! Cava è stata devastata dal più sciagurato dei governi municipali. Da quella, cioè, che è stata e continua ad essere la rovinosa gestione del sindaco Servalli.

Tanta moderazione lascia contrariati la stragrande maggioranza dei cavesi. Peggio. Ingenera dubbi e sospetti. Su Servalli, i nostri concittadini esprimono giudizi assai più severi oltre che veritieri.

Su questo aspetto occorre essere netti e trasparenti oltre ogni ragionevole dubbio. In caso contrario, Fratelli d’Italia stenterà ad accreditarsi come partito del cambiamento e dell’alternativa.

Servalli e i suoi hanno fatto troppo male alla nostra città. Non meritano la sia pur minima indulgenza.

Di questo, è meglio farsene una ragione. A meno che non si voglia sprofondare nella melassa della cattiva politica di cui Servalli è il portabandiera.

E questo, sia chiaro, è il maggior pericolo che corre l’intera opposizione metelliana.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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