scritto da Nino Maiorino - 02 Aprile 2023 06:05

Pesce d’aprile

Storia del pesce d’aprile, ecco da dove ha origine la giornata dedicata agli scherzi e perché si chiama così

 

Il primo giorno di aprile si festeggia una stravagante tradizione, quella del “pesce d’aprile”, una giornata interamente dedicata agli scherzi e al divertimento e per questo molto amata dai piccoli e dagli adulti.

Per il “pesce d’aprile 2023” iniziamo con le curiosità: perché si chiama così? da dove nasce questa festa?

Perché si dice “pesce d’aprile”

Il 1° aprile è una giornata interamente dedicata agli scherzi e alle burle, che molto spesso si traducono in vere e proprie prese in giro ai danni dei malcapitati che ci cascano: poi le risate sono assicurate, ma non sempre.

Da qui il nome dedicato a questa giornata: così come i pesci abboccano all’amo senza troppa diffidenza, così i più ingenui credono a ciò che viene detto loro e si rendono vittime dello scherzo.

È vero che in occasione del pesce d’aprile ormai gli scherzi dovrebbero essere prevedibili, ma, nonostante ciò, ogni anno sono in moltissimi a divertirsi in questo giorno, grazie a fantasia e inventiva.

Non è nemmeno questione di essere creduloni, perché al di là delle stranezze più evidenti, a volte sono proprio circostanze insospettabili a nascondere scherzi ben studiati.

Storia e origini

Riguardo alla nascita del pesce d’aprile circolano diverse versioni, ma l’ipotesi più accreditata lo collega con il Capodanno.

Infatti prima dell’adozione del calendario gregoriano del 4 ottobre 1582, il Capodanno veniva celebrato tra il 25 marzo e il 1° aprile.

Pare che negli anni successivi, qualcuno continuò a festeggiare nelle date sbagliate, dando via all’animo burlesco della giornata.

Gli “sciocchi d’aprile”, infatti, continuavano a scambiarsi regali nei giorni sbagliati e per questo venivano beffeggiati dagli altri con regali vuoti o assurdi.

Altri, invece, collocano l’origine ai festeggiamenti nell’Antica Roma che si svolgevano proprio in questo periodo dell’anno in onore della Dea Cibele, la Grande Madre

Un’altra versione fa risalire l’origine del pesce d’aprile all’Antico Egitto, al tentativo di scherzo fatto da Antonio ai danni della bella Cleopatra, la quale avrebbe mangiato la foglia riuscendo poi a prendersi gioco a sua volta dell’imperatore.

Ciò che è certo è che alla fine del 1500 l’usanza si era ormai consolidata in buona parte d’Europa ed era molto sentita soprattutto in Germania, Inghilterra e Francia.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, la tradizione è molto più recente: tra gli anni ‘60 e gli anni ‘80 dello scorso secolo la passione per gli scherzi del pesce d’aprile conquistò Genova (grazie al porto che consentiva un enorme scambio culturale) e da lì poi si diffuse nel resto della penisola.

Ma a prescindere dalle effettive origini, questa festa si è diffusa a macchia d’olio nella maggior parte del mondo.

In India, per esempio, si celebra il 31 marzo per festeggiare la primavera e viene chiamata Holi.

La festa è apprezzata anche dai cittadini cinesi, nonostante sia aspramente combattuta dal governo che la ritiene contraria ai valori socialisti.

Nessuno può dirsi immune dal “pesce d’aprile” che ha colpito tutti, compreso regnanti e alte autorità, che hanno sempre fatto buon viso.

Oggi, con la diffusione delle famigerate “Fake News” sui social-media il pesce d’aprile sembra sia diventato un divertimento quotidiano, sia da parte di buontemponi che vogliono solo divertirsi,  sia da parte di persone il cui scopo è di mettere in cattiva luce qualche nemico o avversario, o magari una persona in vista: come, ad esempio, la diffusione di una falsa foto dell’arresto di Donald Trump già qualche settimana fa (l’evento si verificherà effettivamente tra qualche giorno), oppure quella che ritrae Papa Francesco con un costoso piumino bianco.

Qualche celebre “pesce d’aprile

Non possiamo concludere se non riportando qualche “pesce d’aprile” celebre.

Fra le bufale più famose, ad esempio, c’è il pesce d’aprile organizzato dalla BBC nel 1957.

La famosa emittente inglese riuscì a convincere i telespettatori che gli spaghetti crescessero sugli alberi.

All’epoca questo formato di pasta non era molto conosciuto in Gran Bretagna, ma di certo sulla credibilità ha inciso non poco il fatto che il documentario fosse stato diffuso proprio dalla BBC.

Il Cern e la Forza di Star Wars

Il Cern è l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare ed ha organizzato, nel 2014, un pesce d’aprile annunciando di aver scoperto niente meno che il peso della Forza di Star Wars, grazie ad alcuni esperimenti con un acceleratore di particelle.

Nella galassia di Guerre stellari, la Forza è un campo di energia mistica generato da tutti gli esseri viventi che pervade l’universo e tutto ciò che esso contiene.

La sua origine non è mai stata chiarita, sebbene generazioni di individui abbiano dedicato la loro vita al suo studio.

E’ chiaro che, trattandosi di “energia mistica”, essa non può avere un peso, ma ciononostante nel 2014 fu oggetto di un “pesce d’aprile diffuso, ed è stato ripetuto pure negli anni successivi da alcuni giornali.

Il lanciatore di baseball

Per gli appassionati di Baseball. Nell’aprile del 1985 la rivista Sports Illustrated pubblicò la storia di un lanciatore di baseball, tale Sidd Finch, che sarebbe stato acquistato dalla squadra dei Mets.

Stando all’articolo, Sidd Finch sarebbe stato in grado di lanciare una palla da baseball a una velocità di circa 270,3 Km/h –contro un record mondiale che si attesta attorno ai 100 km/h, velocità comunque discreta– con una precisione millimetrica.

Sorprendentemente Finch non aveva mai giocato a baseball. Si era invece allenato nell’arte del lancio in un monastero tibetano.

Inutile dire che la notizia riempì di gioia i fan che, esaltatissimi, inondarono la redazione di Sports Illustrated con migliaia di richieste di informazioni.

Questa la risposta: “He’s a pitcher, part yogi and part recluse. Impressively liberated from our opulent life-style, Sidd’s deciding about yoga — and his future in baseball (È un lanciatore, in parte yogi e in parte recluso. Sorprendentemente liberato dal nostro opulento stile di vita, Sidd decide di dedicarsi allo yoga e al suo futuro nel baseball)”.

Si trattava in realtà di un acronimo: la prima lettera di ogni parola andava a comporre la frase “H-a-p-p-y A-p-r-i-l F-o-o-l-s D-a-y — A-h F-i-b“, aka… Buon Pesce d’Aprile!”

La tv a colori

Nel 1962 in Svezia esisteva un solo programma televisivo che trasmetteva unicamente in bianco e nero, ma Oltreoceano già si parlava delle prime trasmissioni a colori.

Il primo aprile di quell’anno i responsabili del canale televisivo svedese decisero di architettare uno scherzo rivolto agli spettatori.

Durante il notiziario annunciarono una nuova scoperta: si poteva convertire l’apparecchio televisivo in bianco e nero in uno a colori applicando una calza di nylon sullo schermo. Il tutto accompagnato da un tecnico dell’emittente che mostrava in diretta come fare per ottenere l’effetto desiderato.

Gli scherzi di Google

Il colosso informatico Google gioca molto con l’interattività e lo scambio tra l’azienda e gli utenti, e dal 2002 architetta scherzi per l’occasione del pesce d’aprile.

Tra i pesci d’aprile fatti da Google, il 1° aprile del 2007 annunciò il lancio di un nuovo tipo di collegamento gratuito a internet,  il “TISp -Toilet Internet Service Provider” che si poteva ottenere acquistando un semplice kit comprensivo di un modem e di un cavo da inserire nel WC di casa.

In questo modo il modem avrebbe ricevuto le onde necessarie per connettersi a Internet.

Non c’erano link né alcuna indicazione su dove acquistare il kit, ma in molti ci cascarono, contattando Google per sapere dove acquistare il kit

Altro scherzo di Google organizzato nel 2010, il Google Translate for Animals.

In quell’anno Google comunicò di aver messo a punto una nuova funzione del Traduttore che avrebbe permesso di tradurre in lingua umana i versi degli animali, più specificatamente di cani e gatti.

Non è nemmeno necessario dire quante persone credettero allo scherzo, entusiasti di poter provare il prima possibile a comunicare con i propri animali domestici.

Burger King, Whopper per mancini

Continuando con le grandi aziende globali, arriviamo al Burger King, che utilizza il primo di aprile per fare del vecchio buon marketing.

Nel 1998 ha dedicato un’intera pagina pubblicitaria di USA Today per introdurre un nuovo prodotto, ovvero il Whopper per mancini.

Si trattava di un panino che manteneva gli ingredienti della versione standard, ma inseriti in una posizione ruotata di 180 gradi per agevolare l’utilizzo dei 32 milioni di americani che all’epoca erano mancini.

Nei giorni successivi migliaia di clienti ordinarono il nuovo panino. E pare che, sulla scia della finta notizia, molti altri clienti ordinarono invece la versione per destri del Whopper.

Uno scherzo che aveva una fonte di verità, infatti in molti punti Burger King i condimenti furono realmente spostati, senza però fare la differenza dato che il panino è circolare.

Il classico scherzo di Orson Welles

Un noto amante degli scherzi è stato il regista Orson Welles, di cui si ricorda in particolare quello famoso, avvenuto il 1° aprile del 1938.

In quel giorno Welles progettò uno speciale programma radiofonico, che non fu possibile mandare in onda a causa di problemi tecnici.

Senza arrendersi, il 30 ottobre Welles trasmise per radio il programma “La Guerra dei Mondi”, la radiocronaca dello sbarco dei marziani sulla terra.

Tra la popolazione si diffuse subito il panico. I centralini delle stazioni di polizia e dei giornali furono invasi da centinaia di telefonate, qualcuno tirò fuori la maschera antigas, le strade si svuotarono e le chiese si riempirono.

Ma la cosa davvero esilarante fu che qualcuno spergiurasse di averli visti davvero, i marziani! Potenza della suggestione.

Sul Web abbiamo trovato numerosissimi altri scherzi, ma ci fermiamo qui per non annoiare i lettori.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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