Masha, la bambina russa pacifista
L'accusa è quella di aver criticato l'offensiva contro l'Ucraina. L'assurdità di un regime dittatoriale come quello russo di Putin arriva a
Masha, una scolara russa di prima media, nell’aprile 2022 fece a scuola un disegno contro la guerra. Apriti cielo, da allora la bambina e il suo papà non hanno avuto pace. E’ di pochi giorni fa la notizia che Alexei Moskalev, 54 anni, papà di Masha, è stato condannato da un tribunale russo a due anni di carcere e tolta la custodia della figlia “pacifista”. L’accusa è quella di aver criticato l’offensiva contro l’Ucraina. L’assurdità di un regime dittatoriale come quello russo di Putin arriva a questo e di sicuro va anche oltre. D’altra parte, aver invaso un paese indipendente, massacrato il popolo ucraino e raso al suolo intere città è da criminali. La guerra scatenata da Putin è un crimine contro l’Ucraina, ma anche contro il proprio popolo, costretto a subire tutte le conseguenze di una guerra di aggressione. Non ci sono ragioni che possono giustificare tanta disumanità. Chi tenta di farlo, si arrampica inutilmente sugli specchi e fa un torto alla propria dignità.