Il Carnevale in Germania, in particolar modo nel Land della Renania del Nord-Vestfalia, è considerato la quinta stagione dell’anno.
Tradizionalmente inizia il giorno di San Martino, ossia l’11 novembre, alle ore 11:11, ma i festeggiamenti veri e propri hanno luogo tra la Weiberfastnacht (“carnevale delle donne”, comunemente conosciuto in Italia come “giovedì grasso”) e il Veilchendienstag (“martedì viola”, ossia “martedì grasso”).
In questa (quasi) settimana si raggiunge l’apice dei festeggiamenti il lunedì.
Colonia, roccaforte del Carnevale tedesco, è attraversata da carri durante il Rosenmontag (“lunedì delle rose”); mentre i figuranti si trovano sopra durante i 6 chilometri di tragitto, per le vie del centrovengono lanciaticaramelle e fiori al grido di Kamelleo Strisschen. Coloro che giungono nella città renana, che siano cittadini o turisti, attendono con fervore la parata: nonostante l’età in alcune circostanze non lo consenta, vivono un momento di spensieratezza – molto spesso travolti dall’effetto dionisiaco dell’alcool o semplicemente sorseggiando la Kolsch (tipica birra di Colonia) – e tentano di racimolare più caramelle possibili.
Quest’anno non sono mancati i carri allegorici.
Con un sarcasmo sagace sono state rappresentate le figure più influenti degli ultimi tempi: da Putin, in procinto di scambiarsi un bacio col demonio – immagine che ricorda molto quella di Leonid Brezhnev e Honecker raffigurata sul muro di Berlino – ad Elon Musk; senza non dimenticare il carro con la rappresentazione della massima autorità calcistica, Gianni Infantino, latore di una critica aspra in merito alle morti dei lavoratori per gli impianti di “Qatar ‘22”, e quello con Elon Musk, passando per il Presidente cinese Xi Jinping, che avvolgeva con dei tentacoli il Cancelliere Scholz, fino ad arrivare alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che con uno sguardo fermo alludeva ai fasti dell’antica Roma (o forse al periodo cupo del secolo scorso).
Il tutto è stato contornato dalla celebre espressione Kölle Alaaf, ripetuta molto spesso durante l’evento (da non confondere con Helau, utilizzato prevalentemente a Düsseldorf, altra città-chiave del Carnevale tedesco).
In questo caso bisogna dimenticare la sobrietà tipica del Carnevale veneziano, perché si comprende che a differenza degli Italiani i Tedeschi sanno carpire il vero significato di questa festa, rendendola così un momento speciale da vivere durante l’inverno rigido.