Cava de’ Tirreni, l’avv. Marco Senatore incalza Servalli sui parcheggi: “Rivedere la politica delle tariffe e il ruolo della Metellia”

Riceviamo e pubblichiamo

Da qualche giorno in città non si parla d’altro, oltre all’indebitamento stratosferico del Comune di Cava de’ Tirreni. Ci riferiamo ai lavori sul Trincerone e i prossimi a piazza S. Francesco, con la conseguenza, già avvertita adesso, di una grave e preoccupante scarsità di aree di parcheggio. Disagio tanto per i residenti che per chi viene da fuori comune o dalle frazioni per recarsi nel borgo porticato.

Ciò a conferma, qualora ve ne fosse ancora bisogno, della totale mancanza di un minimo di programmazione e dell’incapacità gestionale dell’amministrazione Servalli, del tutto inattiva nell’operare scelte e strategie per ovviare a qualsiasi problema o disagio per i cittadini.

Il primo cittadino, con i soliti e irritanti toni trionfalistici,  nei suoi propagandistici comunicati stampa si limita ad evidenziare la realizzazione di opere pubbliche che renderanno la città più bella. Peccato che non viene neanche sfiorato dalla necessità di andare incontro alle esigenze reali, concrete e quotidiane dei suoi governati, abbandonati a loro stessi in qualsiasi tipo di frangente.

Nello specifico, per quanto riguarda i parcheggi, appare scontato che in tanti non vengono più nella nostra città, preferendo sempre più la comodità dei centri commerciali con mega parcheggi gratuiti.

A Cava non solo ormai a ridosso del centro storico le aree di sosta sono diventate quasi un miraggio, ma poi quando si riesce a trovare uno spazio sulle strisce blu occorre tenere pronta la carta di credito per pagare due/tre ore.

Questa è la tristissima verità.

Ad ogni modo, al di là del momento contingente, l’intera politica dei parcheggi nella nostra città va radicalmente rivista e riorganizzata, a partire dalle tariffe, ma non solo da queste.

Un buon politico è colui che riesce ad amministrare con lungimiranza, non certo colui che si limita solo a realizzare progetti solo per meri motivi elettorali e di facciata, fregandosene che poi essi creano disagi e impoveriscono la Città invece di renderla più ricca.

La questione dei parcheggi è una di quelle in cui si vede la cattiva o la buona politica.

La buona politica, oltre a tariffe più ragionevoli e con aree gratuite più e meglio diffuse, si renderebbe conto che non è possibile avere un area mercatale quasi del tutto inutilizzata.

E la Metellia, ben amministrata e non certo per merito di Servalli e soci, può continuare, su ordine del nostro Comune, a vampirizzare i cittadini e a non restituire nulla in termini di servizi? Possibile mai che la Metellia deve essere il bancomat della casse vuote del Comune, e non la protagonista della mobilità in città!? Come? Mettendo, tanto per cominciare, a disposizione degli automobilisti che utilizzano diverse aree di parcheggio un servizio di trasporto pubblico gratis, con mezzi elettrici, per raggiungere il centro cittadino e viceversa.

Non solo. Ci sono diversi spazi privati disseminati sul nostro territorio, anche in piano centro, che potrebbero essere gestiti dalla Metellia in convenzione.

Le soluzioni per rivedere la mobilità urbana, ridurre le tariffe della sosta, aumentare le aree di parcheggio, liberare il più possibile le strade cittadine dalle auto sia in circolazione che in sosta, ridare una mission sociale alla Metellia, dare ai cittadini residenti nelle frazioni di poter tornare a vivere con agio e senza l’assillo della vile moneta il centro storico, ci sono tutte, ma bisogna avere la capacità di pensarle e soprattutto di attuarle.

Ed è qui che sorge il problema, considerato la pochezza di questa classe politica che vivacchia alla giornata e non sa il giorno dopo cosa deve fare, figuriamoci nei mesi e negli anni successivi.

Le proposte ci sono, lo scoglio però è la presenza a Palazzo di Città di Servalli e della sua corte politica di scalda sedie, alcuni dei quali senz’arte né parte.

avv. Marco Senatore

Coordinatore Provinciale di Meridione Nazionale