Circolazione stradale, croce e delizia di milioni di automobilisti
Riportiamo, da siti specializzati in circolazione stradale, alcune aggiornamenti e considerazioni relative alla circolazione nelle strade urbane ed extra-urbane, nelle rotatorie o rotonde, e la indicazione di nuove regole sia per gli automobilisti, sia per i motociclisti che sempre più spesso vediamo circolare senza un minimo di attenzione alla sicurezza stradale e alla incolumità degli altri, pedoni, altri motociclisti e automobilisti.
Iniziamo dalle rotatorie o rotonde come dir si voglia.
Il corretto utilizzo delle rotatorie sembra non essere stato ancora ben compreso da numerosi automobilisti, sempre dubbiosi sul diritto di precedenza: chi passa per primo?
E’ quindi opportuno riepilogare sinteticamente cosa prevede il Codice della strada.
Per anni si è detto che chi viene da destra ha sempre il diritto a passare per primo, a meno che non siamo su una strada che ha diritto di precedenza, nel quale caso chi viene da una altra dovrebbe trovare un segnale di “stop” oppure di “dare precedenza”.
Nel caso delle rotatorie, la vettura che l’ha già occupata ha sempre la precedenza, anche se, malauguratamente, al termine della corsia di destra che si immette nella rotatoria non è stato indicato di dare precedenza.
La regola, quindi, e questa, ma il problema è che spesso, nelle diverse interpretazioni che il singolo automobilista fa in quel momento, si crea il caos, e avviene che chi ha già occupato la rotatoria, si trova sorpassato a destra da un automobilista che si è “distratto”.
Non parliamo, poi, dei motociclisti i quali, per il semplice fatto di essere su un mezzo a due ruote e quindi di occupare poco spazio, si sentono in diritto di sorpassare non solo a destra, ma anche a sinistra, per non parlare dei vari slalom che, specialmente nel traffico intenso, ritengono di essere autorizzati a fare.
E per non parlare, inoltre, dell’abitudine, ormai fissa, di occupare, in caso di traffico intenso, la corsia opposta, e anche in piena curva, motivo per il quale spesso ci si trova di fronte a un centauro che occupa contro marcia la nostra corsia, e quante volte, se non si fa in tempo a scansarsi, avviene l’impatto e magari conseguenze più gravi.
Con l’aggravante che, nelle ore serali, ci sono pure i fari che ti abbagliano, e gli attuali sistemi di illuminazione con lampade a led raddoppiano il pericolo di impatto frontale.
Non possiamo escludere anche i motorini, e pure l’altra diavoleria recente, i monopattini elettrici, che si mescolano alle altre due-ruote e aumentano il pericolo e i disagi altrui: pure essi sono dotati di fari con lampadine a led e spesso, specialmente nel traffico intenso cittadino, viaggiano contro mano anche nelle ore serali, a volte circolano contro-mano sul marciapiede a destra, con i fari lunghi, e non si riesce a capire se è una infrazione oppure è stata creata una corsia ad essi riservata; insomma caos completo.
Tornando alle rotatorie è opportuno sapere che, in caso di infrazione, la multa va dai 167 euro di base fino ad oltre 600 euro e si possono perdere punti dalla patente che può anche essere sospesa.
Torniamo ora ai motociclisti, che in Italia sono oltre 7.milioni, per l’abbigliamento dei quali vi sono nuove regole che cambiano sostanzialmente molte cose: oltre al casco è obbligatorio anche altro; vediamo quali sono le novità in tema di abbigliamento che tendono a rendere più sicura la circolazione stradale, obbligatorie non per tutti.
Le nuove regole valgono per le moto di potenza fra gli 11.Kw e i 25.Kw, vale a dire quelle medio/grandi per le quali i guidatori, oltre al casco, debbono avere anche i guanti di protezione e una specifica giacca tecnica che protegge totalmente la schiena, i gomiti e le spalle.
Potrebbe sembrare un accanimento del legislatore finalizzato a far spendere quattrini inutilmente, ma non è così.
Infatti le nuove regole sono finalizzate a tutelare il più possibile la incolumità dei motociclisti anche per conseguire un risparmio generale della spesa sanitaria: un qualsivoglia accidente, derivante da un incidente stradale, o da mancanza di tutele della salute, grava sul sistema sanitario nazionale, e tutto ciò che si fa per cercare di evitarli lo si fa anche per ridurre la spesa sanitaria.
Le multe, per chi non usa il casco, oggi vanno da gli 80 e i 323 euro, ma potrebbero anche essere aumentate, in caso di mancato rispetto dell’obbligo o di recidiva.
Gli stessi importi valgono, al momento, per il mancato rispetto delle nuove regole sull’abbigliamento, e in particolare il mancato uso della giacca tecnica, ma non è escluso che vengano aumentati.
E’ il caso, ora, di fare qualche accenno alle norme e alle sanzioni che riguardano la guida contro mano o in senso vietato, cui vanno sempre più spesso incontro i motociclisti.
C’è da fare un distinguo tra le due tipologie di reato.
La guida contromano si ha quando ci si immette in una strada a doppio senso e si percorre il senso opposto di scorrimento: vuol dire che su una strada a doppio senso di marcia si invade la corsia opposta.
La guida controsenso avviene quando la strada è a senso unico e si percorre nella direzione di marcia sbagliata, senza rispettare il divieto.
Anche se la normativa prevede sanzioni diverse per le due infrazioni, la giurisprudenza -che si è espressa più volte sull’argomento- ha stabilito che procedere controsenso è paragonabile all’andare contromano.
Quindi per la Corte di Cassazione, nel momento in cui si viene beccati a guidare in senso vietato, si dovrà applicare la stessa multa prevista per la guida contromano, ovvero si dovrà pagare una somma compresa tra i 163 e i 652 euro e si dovrà procedere anche alla decurtazione di 4 punti dalla patente.
Ma, se la guida controsenso o contromano avviene in prossimità di una curva, di raccordi convessi e in qualunque caso di limitata visibilità, la multa aumenta da 321 a 1283 euro, ed è prevista la sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi.
Nel caso di recidiva il periodo della sospensione della patente aumenta da 2 a 6 mesi.
In tutti i casi, per chi viene beccato a guidare contro mano in prossimità di curve o dossi è previsto il ritiro della patente e la decurtazione di 10 punti dalla stessa.
Vogliamo concludere accennando alle nuove norme per i neo-patentati.
Vediamo cosa succede a foglio rosa ed esercitazioni.
Molte novità per i neopatentati, per i quali sono state previste alcune semplificazioni e libertà alla guida durante le esercitazioni.
Vediamo dunque cosa cambia per il foglio rosa e le esercitazioni a bordo di veicoli in assenza di un accompagnatore patentato da almeno 10 anni.
Il Decreto permette ad alcuni soggetti l’esercitazione su veicoli anche se non accompagnati: non vale per tutti, ma solo per alcune categorie di neopatentati.
L’assenza di accompagnatore esperto per l’esercitazione in vista del conseguimento della patente è valido per:
- Abilitazione AM (per ciclomotori, veicoli a tre ruote e quadricicli leggeri con cilindrata non superiore a 50);
- Abilitazione A1 (moto 125 per chi ha compiuto i 16 anni);
- Abilitazione A2 (moto con potenza non superiore a 35 kW per chi ha compiuto 18 anni);
- Abilitazione A (moto per chi ha compiuto i 24 anni).
Di fatto viene permessa l’esercitazione di neopatentati (foglio rosa) per i veicoli sui quali non può prendere posto più di una persona: in questo caso non serve la presenza della persona esperta con patente da almeno dieci anni come istruttore.
In tutti gli altri casi rimane l’obbligo dell’accompagnamento di un istruttore esperto. Per istruttore esperto si intende un soggetto che ha la patente della stessa categoria del veicolo per l’esercitazione da almeno dieci anni, e non deve aver superato i 65 anni.
Se non si rispettano queste regole, si va incontro a sanzioni da un minimo di 430,00 euro a un massimo di 1731,00 euro.
Esiste anche la possibilità di ottenere il fermo amministrativo del veicolo.
Secondo l’attuale Codice della Strada (art. 117) il neopatentato, nel primo anno dal conseguimento della patente B, oltre a non poter superare il limite di velocità di 100 km/h sulle autostrade e di 90 km/h sulle strade urbane, non può guidare alcuni specifici autoveicoli: quelli con potenza superiore a 55 kW/t e i veicoli di categorie M1 (in questo caso limite massimo di potenza pari a 70 kW).
Con il nuovo Decreto Infrastrutture si fa decadere tale divieto. Si è infatti stabilito che il neopatentato, se accompagnato da un istruttore esperto, può guidare anche queste due tipologie di veicoli.
Ovviamente, anche in questo caso, l’accompagnatore che fa da istruttore deve possedere da almeno 10 anni la patente della stessa categoria e non superare i 65 anni d’età.
Per il foglio rosa la novità è sul tempo della durata. Precedentemente il foglio rosa, rilasciato dopo il superamento della parte scritta dell’esame per la patente, rimaneva valido per sei mesi; ora i neopatentati potranno farlo valere fino a un massimo di dodici mesi.