scritto da Nino Maiorino - 14 Febbraio 2023 08:29

Guai in vista per gli automobilisti, multe più salate?

foto tratta dal sito del Ministero dell’Interno

Nel 2023 le multe previste dal Codice della strada saranno più alte.

La stangata è dovuta anche all’inflazione, che farà lievitare del 10% gli importi di alcune sanzioni.

Gli aumenti sono già in vigore dal 1° gennaio 2023.

Se è vero che l’aspetto più problematico sulla strada è quella degli incidenti in strada, che ogni anno provocano la morte di quasi 3.000 persone per svariate cause, tra le quali la velocità elevata e il mancato rispetto gli obblighi semaforici, le multe più alte del nuovo Codice della strada sono però anche per l’invasione delle “Ztl – Zone a Traffico Limitato” e per le assicurazioni scadute.

Secondo il dirigente della polizia stradale Giandomenico Protospataro il comportamento più grave è la guida in stato di ebbrezza, una delle maggiori cause di incidenti oltre alla distrazione, l’uso di cellulare e altri dispositivi.

Le multe più salate, figlie del nuovo Codice della strada e dell’inflazione, sono altre su una varietà di tematiche, dalla Ztl ai limiti di velocità.

In Italia i comuni incassano ogni anno oltre 3 miliardi di euro grazie alle contravvenzioni, soldi che dovrebbero essere destinati alla sicurezza stradale coinvolgendo i cittadini e che, invece, spesso finiscono per coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni locali: basta pensare che solo nelle principali 21 città italiane, le multe stradali hanno generato nell’anno 2021 un tesoretto da circa 400 milioni di euro, con gli autovelox usati come «bancomat»da cui attingere risorse.

Possiamo supporre che l’eventuale aumento del 14,9% rispetto a due anni fa, determinerebbe l’incremento:

  • da 42 a 49 euro per il classico divieto di sostain area vietata;
  • da 83 a 96 euro per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza;
  • da 165 a 190 euro per la guida con telefonoe per la sosta in stalli per invalidi;
  • da 167 a 192 euro per il passaggio con luce rossa del semaforo;
  • da 173 a 199 euro per la circolazione senza la revisione;
  • da 543 a 624 euro per la guida in stato di ebbrezza alcolica con tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l;
  • da 845 a 973 euro per l’eccesso di velocitàdi oltre 60 km/k rispetto al limite massimo consentito;
  • da 866 a 995 per la mancanza di copertura assicurativa;
  • da 5.100 a 5.860 euro per la guida senza patente o con patente di categoria diversa.

Non possiamo inoltre escludere che l’aumento del 14,9% registrato per il mese di ottobre possa ulteriormente crescere, considerato il trend in forte rialzo negli ultimi mesi (+10,4% ad agosto e +11,4% a settembre).

In base all’indice biennale di aumento delle sanzioni, a novembre 2022 erano stati previsti i seguenti aumenti (dati relativi solo ad alcune infrazioni):

  • Divieto di sosta: da 42 a 49, +7%:
  • Guida con uso di cellulare: da 165 a 190, + 25%:
  • Sosta su stallo disabili: da 165 a 190: +25%;
  • Supero divieto di velocità da 1 a 40 km/h: da 173 a 199: +26%;
  • Supero divieto velocità da 40 a 60 km/h; da 543 a 626: + 83%:
  • Supero divieto di velocità oltre 60 km/h: da 845 a 973: + 128%;
  • Accesso non consentito nella ZTL o a corsie preferenziali: da 83 a 96: +13%;
  • Mancato uso di casco o cinture di sicurezza: da 83 a 96: + 13%;
  • Passaggio con semaforo rosso: da 167 a 192: +25%:
  • Mancata revisione del veicolo: da 173 a 199: +26%.

Ovviamente i risentimenti e le proteste non sono mancati, ed hanno avuto i loro effetti, tant’è che i previsti aumenti sono stati bloccati almeno per tutto il 2023.

Se ne riparlerà il prossimo anno.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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