Coesione e non Nord contro Sud
Stipendi più alti per gli insegnanti è cosa buona e giusta, ma prevedere una differenza tra nord e sud è inaccettabile
E’ polemica per le parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Ha proposto stipendi più alti per i docenti, ma soprattutto più alti per chi insegna al Nord, dove la vita costa di più. Stipendi più alti per gli insegnanti è cosa buona e giusta, ma prevedere una differenza tra nord e sud è inaccettabile. Questo significherebbe far arretrare ancora di più il Mezzogiorno d’Italia rispetto al Nord, già più ricco, evoluto e con più servizi. Altra cosa, invece, sarebbe quella di prevedere un sostegno, magari con agevolazioni fiscali e limitato nel tempo, a chi è costretto a lasciare la propria regione di residenza per lavorare in un’altra. A prescindere dal Nord o meno. E non solo per i docenti. Per un calabrese o un siciliano andare a lavorare a Roma o a Firenze è come lavorare in una regione settentrionale. In ogni caso, anche una simile misura sarebbe un ripiego. La vera soluzione è porre al centro dell’agenda del governo e della politica la questione meridionale. In altri termini, un insieme di interventi per promuovere lo sviluppo e l’occupazione nelle regioni meridionali. È la coesione del Paese che va perseguita, non la sua differenziazione più o meno pronunciata.