Cava de’ Tirreni, il presente e il futuro dell’opposizione nella notte della città
Fratelli d'Italia ha il dovere di prendere l'iniziativa politica. Per fare cosa? E' semplice. Per verificare, prima di tutto, lo stato
Si è conclusa nel migliori dei modi, come conviene nel teatrino della politica. Ci riferiamo alla vicenda dell’autosospensione dell’avvocato Alfonso Senatore da Fratelli d’Italia. Resta ancora aperto, però, il contenzioso giudiziario con l’europarlamentare Vuolo. Allo stesso tempo, è tutto da verificare se ci sarà vera riappacificazione o quantomeno una reciproca sopportazione con gli esponenti della lista civica Siamo Cavesi.
Il tempo sarà signore. In ogni caso, la dirigenza locale di Fratelli d’Italia ha fatto del suo meglio per stemperare i toni. Salvando così capre e cavoli. Si è tenuto stretto il prezioso contribuito dell’irruente e indomito avvocato Senatore. Nel contempo, non ha rotto con i suoi alleati. Anzi, si è posta come forza riconciliatrice.
Complimenti. Superata questa che possiamo definire una tempesta in un bicchier d’acqua, ora serve altro. E’ tempo che Fratelli d’Italia si ponga obiettivi politici un tantino più ambiziosi. Ciò, ovviamente, non riguarda solo il partito della Meloni. Tuttavia, per il ruolo nazionale che ora riveste, anche nella città metelliana FdI ha il dovere di essere parte diligente.
Diciamoci la verità, l’opposizione cavese lascia a desiderare. Al netto, ovviamente, delle difficoltà oggettive che realmente ci sono. Non è affatto cosa agevole contrastare l’operato, meglio l’inattività o il pessimo prodotto dell’azione amministrativa di Servalli e soci.
Questo nel quotidiano. Peggio se si guarda in prospettiva. Non esiste uno straccio di accenno ad un percorso virtuoso in vista di un’azione politica condivisa. Al contrario, si osservano contrasti, dissapori, insofferenze. Alla fine, ognuno va per la sua strada. All’elettorato ciò non sfugge. La percezione di una opposizione debole, di fatto politicamente paralizzata dalle fratture interne, risulta così assai diffusa.
Fratelli d’Italia ha il dovere di prendere l’iniziativa politica. Per fare cosa? E’ semplice. Per verificare, prima di tutto, lo stato dell’arte del centrodestra metelliano. Sarebbe a dir poco auspicabile chiamare ad un tavolo di confronto i vertici locali di Forza Italia e di quello che resta della Lega.
Questo il primo passo. Poi, chiamare a raccolta tutta l’opposizione. A cominciare dalle liste civiche e le loro rappresentanze consiliari. Quindi, le associazioni politico-culturali che si collocano all’opposizione. Valutare poi la partecipazione di qualsiasi altro soggetto della società civile eventualmente interessato.
L’obiettivo è di creare nell’immediato un coordinamento. Una sorta di governo-ombra. Per impostare un’azione politica comune e quotidiana di contrasto all’attuale maggioranza. In prospettiva, poi, avviare un confronto interno e con la città per elaborare un programma politico-amministrativo realistico. E definire un progetto di città.
Siamo onesti. Più che candidati a sindaco, la città ha bisogno di idee e di personale politico di qualità. Il nostro Comune è ridotto così male, sia in termini finanziari che organizzativi, che è impensabile trovare la soluzione in un sindaco-demiurgo. Non ce ne è, innanzitutto, uno in circolazione. Poi, perché l’eredità che lasceranno gli attuali amministratori sarà tragica e pesante. Sarà indispensabile avere un buon sindaco. Coadiuvato, però, da un pool di amministratori competenti ed autorevoli.
Fratelli d’Italia e l’opposizione nel suo complesso saranno capaci di mettere in campo tanta virtù politica?
Verrebbe spontaneo rispondere no. Senza appello. Tuttavia, va concesso il beneficio del dubbio. Almeno nell’immediato. D’altronde, non è un’operazione facile. Anzi. E’ assai complicata. Molto complicata. Tanto da richiedere eccellenti doti politiche e strategiche.
Questo è.
D’altra parte, però, come ci suggerisce un poeta straordinario e profondo come Khalil Gibran, “per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte”. E noi cavesi, nella notte, ci siamo ormai da un bel po’. Bisognerà solo capire quanto l’alba sia vicina.