Un punto d’oro per la Cavese: 1-1 ad Altamura, Bubas la riprende al 92’ su calcio di rigore
La prestazione degli aquilotti non è stata certamente all’altezza di una squadra di vertice, ma il punto strappato
Pareggia la Cavese al Tonino D’Angelo, fermata sull’1-1 contro l’Altamura, in un match che ci ha visti in svantaggio per buona parte dell’incontro, recuperato in extremis al 90’ da Bubas su calcio di rigore.
La prestazione degli aquilotti non è stata certamente all’altezza di una squadra di vertice, ma il punto strappato contro una diretta concorrente può solo far comodo per il morale, sperando in un approccio migliore per questo 2023.
Già al 3’ l’Altamura si fa vedere in avanti con Ganci, che calcia dalla distanza, trovando la facile parata di Colombo. Le due squadre, consce del proprio potenziale e della delicatezza della sfida, cercano di non scoprire il fianco a facili attacchi, dedicandosi invece ad una fase di studio che va avanti per tutti i primi minuti.
Prima Dipinto (A) al 15’, poi Foggia (C) pochi minuti dopo, non impensieriscono le retroguardie avversarie, che coprono senza eccessivi affanni.
Per una partita così chiusa occorre una grande azione per ambire al gol, una giocata da manuale, che l’Altamura decide di mettere in atto: al 30’ infatti, su lancio lungo, Croce (A), spizza di testa per Molinari (A), che stoppa e calcia al volo, trovando una rete tanto spettacolare quanto importante. 1-0 per i pugliesi e Cavese costretta a rincorrere. Ancora, al 33’ lo stesso Croce calcia dalla distanza, con palla alta sopra la traversa. Il D’Angelo è una bolgia, la pressione per i metelliani è fortissima e la reazione allo svantaggio non arriva, contrariamente ad altre partite dove invece lo schiaffo iniziale metteva in moto gli ingranaggi degli uomini di mister Troise. Si va così negli spogliatoi con il punteggio di 1-0.
La ripresa inizia con ritmi decisamente più alti: al 48’ Palma illude i suoi, colpendo la traversa con un colpo di testa poderoso sul calcio di punizione di Bezzon. 3 minuti dopo, Aliperta perde palla a centrocampo, con Croce (A) che prova a sorprendere Colombo dai 50 metri, senza trovare però lo specchio della porta.
Le azioni latitano, con l’Altamura che controlla il match, aspettando la Cavese nella propria metà campo. Balza alle cronache il solo tiro di Gagliardi che fa la barba al palo al 67’, ma è davvero troppo poco per pensare di poter ribaltare questa partita.
Eppure, il calcio ci insegna a non mollare, a tenere sempre la testa alta e fiutare l’occasione, quando questa si manifesta: come le credenze dell’antica Grecia ci hanno indicato, spesso in aiuto degli eroi accorreva il DEUS EX MACHINA, apparso oggi in soccorso della Cavese sotto forma di calcio di rigore, al 90’. L’arbitro Tona Mbei punisce infatti l’intervento scomposto di Cascella (A) su Gagliardi, concedendo il penalty, che Bubas (C) non sbaglia: 1-1 al 92’ e parità ristabilita.
Addirittura, nei minuti di recupero si tenta il clamoroso sorpasso, ma i pugliesi riescono a chiudersi bene, fino al fischio finale al 98’.
Una Cavese oggi decisamente sottotono, brutta, appesantita, che riesce però con tanta caparbietà (ed un pizzico di fortuna) a portare a casa un punto preziosissimo, soprattutto per tenere lontano lo stesso Altamura, che oggi avrebbe decisamente meritato di vincere. Ne approfittano così Nardò e Barletta, che rosicano punti preziosi ai metelliani, ancora saldi al primo posto in classifica.
Sarà sicuramente un anno difficile quello appena iniziato, un anno che però potrebbe ripagare tutti gli sforzi e i sacrifici effettuati finora: si continua a correre veloci, prossima fermata con l’Afragolese, in attesa del 22 Gennaio…