Volodymyr Zelensky, il «figlio di p… a» dell’Occidente
Addirittura la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, è arrivata, senza alcun ritegno, ad insultare il leader ucraino
La visita lampo del presidente Zelensky negli Stati Uniti ha provocato, com’era prevedibile, la forte irritazione di Mosca. Addirittura la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, è arrivata, senza alcun ritegno, ad insultare il leader ucraino. Lo ha definito infatti un «figlio di p… a» dell’Occidente. Ha poi aggiunto che il sostegno di Usa ed Europa fa aumentare ulteriormente il senso di impunità di Kiev. Lo stesso Putin non è da meno. Dopo aver definito, bontà sua, il sistema antimissili americani Patriots, concessi da Biden agli ucraini, come antiquati, ha parlato di pace. O meglio della sua pace. Ha chiarito che lui non ha mai rifiutato i negoziati, mentre gli ucraini sì. E che prima gli ucraini siederanno al tavolo delle trattative e meglio sarà. Se per i russi, invasori, è questo il modo di pensare dopo quasi un anno di guerra, è facile immaginare che la pace sia molto, molto lontana.