Per la Schlein il Pd non si chiamerà PaDeL
Elly Schlein ha in proposito le idee chiare. Il nome del «Pd è uno di temi che potremmo affrontare... ma non sarà PaDeL»
E’ in pieno svolgimento la corsa per eleggere il nuovo segretario nazionale del Pd. E magari anche a provare a rifondare un partito in forte crisi di consensi e di identità. Non è un’impresa da poco. Tuttavia, non mancano idee, indicazioni, suggerimenti, proposte. Tra queste quella del sindaco di Bologna Matteo Lepore. Il primo cittadino felsineo ha proposto di cambiare il nome da Partito Democratico a Partito Democratico e del Lavoro. E ci sarebbe anche l’acronimo, singolare e nel contempo discutibile: PaDeL. Non fosse altro perché padel (termine spagnolo proveniente dall’inglese paddle) è uno sport di derivazione tennistica, ultimamente molto in voga. Uno dei due candidati alla segreteria, Elly Schlein, ha in proposito le idee chiare. Il nome del «Pd è uno di temi che potremmo affrontare… ma non sarà PaDeL». Almeno su questo, il Pd ha acquisito una prima certezza. Il resto si vedrà.