Inquinamento del Fiume Sarno, una “questione infinita”
La comunità della città di Sarno è stata interessata dall'ennesimo effetto dell'inquinamento dell'omonimo fiume
Nei giorni scorsi la città di Sarno è stata interessata da odori nauseabondi che hanno provocato malessere. Borrelli: “Intervento urgente dell’Arpac”
Timori nella città Sarno dove nei giorni scorsi la comunità è stata colta da un odore nauseabondo, tanto da causare anche dei sintomi di malessere come raccontato da SalernoToday, e tale da spingere il primo cittadino Giuseppe Canfora a rivolgersi alle autorità competenti affinché verifichino l’origine.
Una questione infinita
Quella dell’inquinamento è una “questione” che sembra non volgere mai al termine. Durante la prima ondata pandemica ci si era illusi che il Fiume si fosse completamente “autobonificato“, grazie alla sospensione delle attività. Non a caso si erano verificati anche casi in cui le acque si erano ripopolate di gamberi di fiume, e l’intensa campagna di controlli promossa dall’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa, già dirigente del disciolto Corpo Forestale, avevano fatto ben sperare alla comunità dell’Agro.
La denuncia del sindaco Canfora
L’Amministrazione comunale ha reso noto di aver presentato un esposto-denuncia al Prefetto di Salerno, al Questore di Salerno, al Nucleo operativo ecologico dell’Arma di Salerno, al Commissariato di Polizia di Sarno, al Comando Stazione dei Carabinieri di Sarno, al Comando dei Vigili Urbani di Sarno, all’Arpac e all’Ente Parco del Fiume Sarno.
Gli effetti dell’odore nauseabondo
“L’intera città è stata invasa da una emissione odorigena insopportabile, proveniente dalla zona industriale di Via Ingegno e dall’area di Foce, al punto da rendere difficile la respirazione, soprattutto nei soggetti più fragili, provocando bruciore alla gola e agli occhi” riporta il comunicato ufficiale, descrivendo gli effetti di tale emissione.
L’allarme dell’on. Borrelli
La notizia si è diffusa nel territorio regionale, tanto da destare l’attenzione dell’On. Francesco Emilio Borrelli (Verdi). “Centinaia di segnalazioni per l’aria oramai resa irrespirabile arrivano da diversi quartieri del comune del Salernitano, dove i cittadini iniziano a manifestare anche sintomi preoccupanti come vomito e giramenti di testa. Ho chiesto per l’ennesima volta l’intervento urgente dell’Arpac per verificare quanto denunciato dei residenti e se ci sono pericoli per la salute della comunità locale” ha dichiarato Borrelli, da anni impegnato nella lotta contro l’illegalità e l’inquinamento in regione.
Controcorrente in strada
Nel frattempo le forze sociali cercano di fare la propria parte. Per lunedì 31 ottobre è prevista una marcia in Nocera Inferiore da parte dell’associazione Controcorrente impegnata nella tutela ambientale del territorio. La “veglia” avrà inizio alle ore 19:00 in Piazza Petrosini. “Abbiamo deciso di tornare in piazza a manifestare con forza la nostra condanna verso l’inquinamento selvaggio del torrente Solofrana e del fiume Sarno” spiegano gli attivisti. L’evento è aperto alla partecipazione di tutti coloro che intendono solidarizzare e contribuire alla causa.