scritto da Pasquale Petrillo - 22 Ottobre 2022 14:40

Giorgia Meloni, una donna al potere

Giorgia Meloni, una donna al potere

Il Presidente incaricato Giorgia Meloni legge la lista dei Ministri, al termine del colloquio con il Presidente Sergio Mattarella (foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Con una rapidità inusuale per la ritualità politica nostrana, è nato il governo guidato da Giorgia Meloni.

Un governo marcatamente di destra, il primo in assoluto della Repubblica.

E’ il primo guidato da una donna. Finalmente una donna ai vertici del potere in Italia. Era ora.

Due straordinarie novità che hanno suscitato vivaci reazioni e commenti. Sui social, poi, dove i leoni da tastiera abbondano, si registra un tale vomitare di bile che sconcerta. Si leggono post di una violenza politica inaudita, di un livore aprioristico e ingiustificato, di un fiera dei luoghi comuni che ha pochi precedenti. In prima fila, le leonesse da tastiera. Un modo a dir poco inelegante rispetto ad una premier donna… da parte delle donne.

Certo, questo governo, anche nel cambio dei nomi di alcuni ministeri, non fa mistero della sua identità. Anzi, intende riaffermarla anche così. Tutto sommato, ciò rappresenta anche un valore. Quello della coerenza, ma anche quello di non nascondersi con il dire e il non dire. In altre parole, non c’è mistificazione, nessun abbozzo all’ipocrisia del politically correct. In breve, è di destra e conservatore e non lo nasconde, anzi, usa le parole chiavi dell’essere di destra.

Ad ogni modo, Giorgia Meloni sarà costretta a camminare sui carboni ardenti. Per l’attuale, difficile e complicata situazione internazionale, ma più ancora per le pesanti ricadute sul nostro Paese.

A ciò si aggiunge che i peggiori nemici li ha in casa. Berlusconi le ha dato già un assaggio preventivo. Di sicuro, però, non mancherà quanto prima all’appello il mitico Salvini. L’avversione dei due alleati è indubbiamente di natura politica, ma non mancano neanche motivi personali. Non è da trascurare, infine, una spiegazione maschilista.

Basterebbe già solo questo per esprimere la solidarietà a Giorgia Meloni.

Ad ogni modo, la Premier avrà comunque un compito duro. Dovrà restare ferma e decisa come lo è stato finora. Dovrà dare risposte alle emergenze del Paese e avviare la realizzazione del programma elettorale proposto agli elettori. Allo stesso tempo, dovrà completare quel processo politico di prendere le distanze dal fascismo fino ad arrivare alla sua condanna.

Avrà bisogno di tempo. Speriamo che ne abbia a sufficienza.

In conclusione, prima di tranciare giudizi su questo governo e stracciarsi le vesti senza un motivo concreto, è auspicabile, com’è giusto che sia, lasciarlo lavorare. Giudichiamolo per quello che porrà in essere.

D’altro canto, negli ultimi anni, abbiamo dovuto sopportare in più occasioni dei governi discutibili e stiracchiati con ministri improponibili. Nonostante ciò li abbiamo sopportati e siamo riusciti perfino a sopravvivere. Perché non provare a fare altrettanto adesso?

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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