Cava de’ Tirreni, Italo Cirielli sul bilancio di prevision: “Porterà il Comune al dissesto finanziario”
Cava de' Tirreni, Italo Cirielli su bilancio di previsione 2022-2024: “Porterà il Comune al dissesto finanziario"
Le fasce sociali più deboli e le prossime generazioni pagheranno le conseguenze
Riguardo al bilancio di previsione 2022-2024, approvato qualche giorno fa dal Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni, il consigliere comunale di opposizione (Fratelli d’Italia), Italo Cirielli De Mola, parla di grave difetto di legittimità, rilevato dagli stessi revisori dei conti, che non sono stati consequenziali con le osservazioni formulate, esprimendo un parere favorevole in contraddizione con i vizi riscontrati sia per quanto riguarda l’attendibilità delle entrate sia per quanto concerne la congruità della previsione delle spese.
“Qualora la previsione si dovesse rivelare non attuata – avverte il consigliere Italo Cirielli – si creerebbe un disavanzo per il Comune che andrebbe ad aggravare la situazione di squilibrio e compromettere anche l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale”.
Italo Cirielli si sofferma poi sulle previsioni di entrata: “Stime eccessive non motivate adeguatamente”. In alcuni casi come, ad esempio, in riferimento alla previsione di oltre un milione e mezzo di proventi per i fitti attivi, le definisce di impossibile realizzazione, sottolineando la responsabilità che avranno i consiglieri comunali di maggioranza nel prossimo futuro per aver approvato previsioni di entrata esorbitanti che presumibilmente – sempre in riferimento ai fitti attivi – “non verranno né incassati né accertati”.
Il consigliere Cirielli considera, quindi, non congrue le previsioni sul fronte della spesa, evidenziate dagli stessi revisori addirittura in grassetto. Un bilancio di previsione destinato a creare altri debiti fuori bilancio.
“I cittadini sono stati lasciati da soli – spiega il consigliere di Fratelli d’Italia – senza il necessario supporto soprattutto nella gravissima attuale congiuntura economica e sociale. Le tariffe di tutti i servizi sono state aumentate e, contestualmente, tutti i servizi sono stati ridotti. Questi sacrifici sono pagati dalle fasce sociali più deboli per effetto di un bilancio che non è nemmeno in equilibrio e che, per l’assenza dell’attendibilità delle entrate e per l’assoluta carenza della congruità delle spese previste, costituirà motivo di ulteriori tagli e porterà definitivamente il Comune al dissesto finanziario a discapito di tutti i cittadini per le prossime generazioni”, conclude Cirielli.