Cava de’ Tirreni, l’accusa de La Fratellanza: “Il bilancio di previsione del Comune approvato dal Consiglio è inattendibile”
Cava de' Tirreni, l'accusa de La Fratellanza: "Il bilancio di previsione del Comune approvato dal Consiglio è inattendibile"
“A chiusura esercizio 2022, ci saranno senz’altro delle sforature di spese e ci ritroveremo il prossimo anno a deliberare dei debiti fuori bilancio”
“Il Bilancio di previsione 2022-2024, approvato ieri,evidenzia fattori di squilibrio tali da mettere a rischio la certezza che l’Ente possa assicurare l’assolvimento delle proprie funzioni. Incertezza che lascia trapelare dubbi sulla corretta conduzione dell’attività politica”.
E’ quanto afferma con un comunicato stampa il movimento politico La Fratellanza.
“Sono state poste in essere dall’Amministrazione Servalli -si legge nel comunicato- azioni volte al “riequilibrio”che non sono attendibili né sono rispondenti al principio della veridicità e correttezza. Pertanto, a chiusura esercizio 2022, ci saranno senz’altro delle sforature di spese e ci ritroveremo il prossimo anno a deliberare dei “fuori bilancio”. Per tutto questo, riteniamo che il bilancio di previsione 2022/2024 è da ritenersi inattendibile”.
“Il bilancio preventivo non è sostenuto da una sostanziale spending review ma poggia su maggiori entrate approvate in precedenza”
“Il bilancio preventivo, 2022-2024, pur annoverando una sensibile riduzione delle spese -continua il comunicato- non è sostenuta da una sostanziale spending review ma poggia su maggiori entrate già approvate in precedenza: addizionale IRPEF, IMU,TASI e sul raddoppio delle tariffe per la mensa scolastica, il trasporto alunni, l’asilo nido, la sosta, impianti sportivi”.
“I cittadini saranno chiamati a maggiori sacrifici soprattutto anziani, persone disabili e famiglie bisognose”
“I cittadini -denuncia La Fratellanza- saranno chiamati a maggiori sacrifici. Infatti, nel bilancio previsionale votato, le risorse destinate agli anziani e alle persone con disabilità, sono ridotte al minimo e non garantiscono la qualità e la tenuta dei servizi. Sarà l’ambito assistenziale a pagare il prezzo più alto. Saranno gli anziani non autosufficienti, le persone con disabilità, le famiglie bisognose a perdere supporti, assistenza, diritti”.
“Per questo -spiega il comunicato- le opposizioni, unanimemente, hanno proposto, all’amministrazione Servalli, di tagliare i costi della politica, ovvero, di ridurre l’indennità del sindaco, degli assessori, del presidente del Consiglio e il gettone di presenza dei consiglieri comunali nella misura del 10%. È stato chiesto uno sforzo per ridurre tali costi e per integrare i “capitoli di spesa “destinati ai più “fragili”. Il tentativo delle opposizioni, di porre rimedio a tale stortura, è risultato vano. La maggioranza che fa capo a Servalli ha votato contro, ha detto NO!”