Finalmente, dopo una estate torrida e per molti aspetti balorda, domani lunedì 12 settembre gli studenti tornano in classe.
Tutti noi abbiamo figli e nipoti che, allegri o tristi, dovranno sottostare all’obbligo, ricomincerà il traffico automobilistico caotico in corrispondenza degli orari di entrata e di uscita, le mamme che per una intera estate non hanno potuto praticare, nella prima mezza giornata, il loro sport preferito, e cioè attendere l’orario di uscita sedute ai tavolini dei bar a pettegolare, sono felici di poterla riprendere.
E ricomincia, quindi, il rito.
Tanti hanno inviato messaggi di auguri agli studenti, compreso il nostro Arcivescovo Orazio Soricelli, che il 1° settembre ha indirizzato ad essi una lettera.
«Settembre è il mese in cui un po’ tutte le attività riacquistano nuovamente forza e vigore dopo la parentesi estiva: anche la scuola riprende con i suoi ritmi.
Iniziano i giorni della campanella, dei banchi, dei libri, dei compiti; le giornate verranno scandite principalmente dallo studio, ovvero il tempo che darete a voi stessi per imparare a pensare.
A cosa serve la scuola? Fra le tante motivazioni per cui la scuola è necessaria mi piace sottolineare come essa permetta di poter costruire un vostro giudizio sulla realtà, di affinare gli strumenti per avere il proprio pensiero sulle cose e quindi avviare dialoghi veri, convergendo su ciò che è buono e bello.
Nella e grazie alla scuola si impara a pensare, ad amare, a prendersi cura degli altri, ad essere aperti alla città e al mondo.
Si torna a scuola, finalmente si ritorna nelle aule dove un compagno di banco può far testo per la vita e le indicazioni di un professore possono aprire la mente ad orizzonti ancora sconosciuti. Nei banchi si imparerà anche a misurarsi con sé stessi, a far pace con i propri limiti per saper diventare adulti e liberi.
La Scuola rappresenta non solo il tempo dello studio e dell’amicizia, ma anche il tempo della progressiva scoperta di sé, il tempo in cui soprattutto emergono domande profonde che abitano il proprio cuore: Chi sono? Cosa farò da grande? Sono tra gli interrogativi più belli e più importanti.
Il tempo della scuola è il tempo in cui incominciare a precisare un percorso di vita: mi auguro che a partire dal vostro lavoro quotidiano voi possiate compiere il primo e più importante cammino della vostra vita.
Mi auguro che impariate a pendervi cura di voi, di scegliere sempre il bello a scoprire il mistero che rappresenta la vostra esistenza, dono unico, originalissimo e irripetibile che Dio vi ha fatto e che in voi ha fatto alla vostra famiglia, alla vostra città ed al mondo intero.
Che questo nuovo anno scolastico sia per voi, un tempo di amore e stupore nella certezza che il vostro impegno quotidiano aiuterà tutti noi a non far spegnere il sorriso dal nostro cuore e impedirà il venir meno della speranza.
Amalfi, 1° settembre 2022
+ Orazio Soricelli – Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni»
Anche noi di Ulisse non vogliamo far mancare agli studenti i nostri saluti e l’augurio che questo nuovo anno scolastico sia per essi meno traqumatico dei tre precedenti e veramente proficuo.