scritto da Nino Maiorino - 17 Agosto 2022 12:08

Cava de’ Tirreni… caro Servalli, ex Sindaco mio, parlare a nuora…

Cava de' Tirreni... caro Servalli, ex Sindaco mio, parlare a nuora perché...

… tra cartelli invisibili, allagamenti, rotatorie incomprensibili, incroci bui e altre quisquilie

 

Caro Servalli, ex Sindaco mio, certamente conosci il vecchio proverbio “parlare a nuora perché suocera intenda”, e mai come nelle cose di cui ti parlerò questo proverbio “ci azzecca”.

Si, perché sono segnalazioni che prevedono interventi semplici da parte di persone che, se facessero con coscienza e scrupolosità il proprio lavoro, tutta la città se ne avvantaggerebbe, tutti vivrebbero certamente meglio, diminuirebbero i pericoli per tanta gente, e anche tu saresti più tranquillo e potresti meglio occuparti dei problemi grossi che ti gravano sulle spalle, e che gravano anche su quelle di tutti i cittadini, come, ad esempio, il ripianamento del deficit, del quale ti parlerò alla fine.

Se tutti facessero il loro dovere con un quarto della scrupolosità con la quale curano, o dovrebbero curare, le loro case e le loro attività, non sarebbe necessario ricorrere a te, Sindaco Servalli, intendendo “parlare a nuora perché suocera intenda”.

 

Cartelli e semafori invisibili

Certamente non sarà la fotografia che correda questo articolo che ti creerà la maggiore preoccupazione e ti metterà in crisi, scattata dal sottoscritto in Via G. Pellegrino, anzi sono convinto che di essa ti “fregherà” (scusa il vocabolo forte) molto poco proprio per i macigni che porti sulle spalle, ben più gravosi.

Ma qualcuno mi deve spiegare cosa si nasconde dietro le “frasche” che coprono il cartello: mentre lo guardavo chiedendomi cosa fare, una donna passeggiatrice -non nella accezione che comunemente si dà a questo termine…- mi ha spiegato che è un divieto di accesso per i camion, ma possibile che per capirlo si debba salire su una scala per scostare le “frasche”?

Ed è proprio qui che compare la metafora del proverbio “parlare alla nuora perché suocera intenda”, e questo ben “ci azzecca” col discorso, perché lo dico a te affinché lo leggano i dipendenti addetti alla manutenzione, i dirigenti degli stessi che devono (dovrebbero) controllarli, e pure i Pizzardoni che, sebbene tanto impegnati e sempre in carenza di organico, qualche volta, pure in macchina, un giro in quei paraggi dovrebbero farlo.

E a proposito di cose invisibili ti segnalo ancora una volta il semaforo che in Viale degli Aceri, regola il traffico all’incrocio con Via Vittorio Veneto – Via G. Palumbo, direzione verso Corso Mazzini, “nun se vere” perché pur’esso coperto dalle frasche!

 Le quattro gocce che fanno allagare Cava

Qualche giorno fa una attenta collega ha fotografato l’allagamento di Via De Marinis, nel tratto tra la fine della discesa dell’Ospedale fino alla ex Ceramica Pisapia e pure oltre; tombini otturati da fogliame di riporto e piantine naturali che abbelliscono i tombini, saracinesche ostruite da spesse coltri di asfalto, e altre quisquiglie varie.

Anche per questo vale il proverbio “parlare alla suocera perché la nuora intenda”; così lo ridico a te, tu poi lo dirai, o ridirai, a chi di competenza, insomma a qualcuno che dovrà decidersi non solo a controllare che i lavori di rifacimento dell’asfalto vengano eseguiti secondo il capitolato e a regola d’arte, ma che lo “sfaldista”, poi, provveda a liberare i tombini e le griglie dall’asfalto residuo, così i poveri automobilisti, e motociclisti, non  rischiano l’osso del collo a causa del mancato controllo.

 

Il rebus della rotatoria di Padre Pio a Santa Lucia

Sempre la stessa attenta collega, qualche settimana fa, nella sezione di cronaca, ha riportato la notizia di un grave incidente automobilistico accaduto nella rotatoria di San Pio a Santa Lucia, che per poco non ha avuto conseguenze mortali.

Io mi domando e dico: ma quale genio della urbanistica ha ideato quella specie di rotatoria, anzi di doppia rotatoria, una che entra in un’altra, e che, nei due sensi di marcia si fa fatica a comprendere cosa fare; e se te lo dico io che quel tratto lo faccio quasi quotidianamente, ci puoi credere, e se non ci credi, mettiti al volante della tua macchina e vai a controllare.

In quale università quel genio si è laureato?

Mi interesserebbe molto saperlo perché se qualcuno vuole specializzarsi nella scienza di rendere complicate le cose semplici, avrebbe un buon punto di riferimento.

Ma non sarebbe stato più semplice semplificare il tutto con una sola rotatoria, magari lasciando nell’angolo la statua di San Pio, meglio illuminata per le ore buie; anzi ancora meglio sarebbe se al centro della unica rotatoria ci fosse un bel palo con tanto di fari a led, oggi ne esistono di veramente efficaci, che illuminasse rotatoria e statua. Cosa ne dici?

E, sempre in tema di illuminazione, ti segnalo nuovamente che la rotatoria che porta dall’inceneritore a Via Randino verso Nocera Superiore pure ha bisogno di un palo con illuminatori efficienti in quanto, specialmente nelle ore serali e notturne si rischia qualche incidente proprio per la mancanza di luce. Lo fai un pensiero per sistemare anche quell’incrocio?

E ora vorrei attaccare con il macigno che ti e ci grava sulle spalle, vale a dire il deficit di bilancio e il piano di riequilibrio economico.

Però mi rendo conto che mi sono lasciato andare a parlarti di quisquiglie e pinzillacchere, e per non tediare ancora oltre i lettori, mi riservo di farlo in una prossima puntata, documentandomi adeguatamente sulle ultime vicende che vedono coinvolti anche alcuni tuoi Dirigenti e persino il Presidente del Consiglio.

Arrivederci, quindi, alla prossima puntata e auguri per una buona conclusione di Ferragosto.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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