La politica….. e ora? Io speriamo che me la cavo
La politica..... e ora? Io speriamo che me la cavo
Iniziata la campagna elettorale, inizia a pioverci addosso una quantità impressionante di promesse per riuscire in primis a garantirsi che andremo a votare e in secundis che il nostro voto sia per il politico che più ha ottenuto la nostra fiducia.
Mi sento a disagio quando sento parlare di “strade periferiche” o di “periferie”, come se una città o una nazione avesse una parte più importante rispetto a un’altra. Già parlare in questi termini è un’offesa all’intelligenza di chi ascolta: se io tengo a qualcosa o a qualcuno non esiste una parte più importante rispetto a un’altra, tutto è necessario.
Questo ritengo possa essere il banco di prova per verificare la serietà di chi ci parlerà: la consapevolezza che non esistono periferie, non esistono parti più degne di attenzione rispetto ad altre… come se questo potesse giustificare eventuali ritardi nel fornire strumenti alla ripartenza.
Questo sarà il banco di riflessione nella cabina elettorale che dovrà identificare non tanto chi vincerà e chi perderà ma chi avrà avuto il coraggio di non avere un pensiero incompleto e superficiale….
Io speriamo che me la cavo.