Cava de’ Tirreni, la Disfida salta? Mancano i soldi e la fiducia… di sicuro ci vorrebbe un altro Sindaco!
Cava de' Tirreni, la Disfida salta? Mancano i soldi e la fiducia... di sicuro ci vorrebbe un altro Sindaco!
A quanto pare rischia di saltare anche quest’anno, ma non per la pandemia, la Disfida dei Trombonieri.
Dispiace che un evento così popolare, che coinvolge, direttamente e indirettamente, migliaia di cavesi, rischia di non tenersi ufficialmente per mancanza di quattrini.
E’ anche questo un segno dei tempi che viviamo. Nella nostra città, in particolare. Per Cava, come ha evidenziato più d’uno, è questo un’ulteriore spia del suo decadimento? Certo, ma non c’era bisogno di quest’altra vicenda per prendere coscienza di come la nostra città abbia perso e continui a perdere punti. Dalle vicissitudini della sanità cavese ai bilanci deficitari del nostro Comune, dall’avvilente stato di complessivo abbandono della città allo sconforto di una macchina comunale disastrosamente balbettante.
Non c’è quindi proprio da meravigliarsi, anzi, c’era da aspettarselo. Siamo alle vacche magre. Peggio, magrissime. Nel nostro Paese e non solo, dopo il flagello del Covid e ora con la guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia che, piaccia o meno, ricadono sui nostri portafogli, già leggeri in verità.
Nella nostra città, poi, non ne parliamo. Il nostro Comune non ha un becco di un quattrino. Ha solo una montagna di debiti. Riesce persino poco comprensibile la circostanza che il sindaco Servalli voglia comunque dare un modesto contributo alla Disfida. Le casse del Comune, in tutta onestà, non consentirebbero nemmeno questo piccolo obolo.
Di questa complessiva situazione di difficoltà siamo certi che i primi ad esserne consapevoli sono i dirigenti dell’ATSC, il sodalizio che comprende alcune migliaia di figuranti tra trombonieri, sbandieratori e cavalieri, e i loro tantissimi associati, così come le loro famiglie, comunque coinvolte in questa passione identitaria.
Allora cosa vogliono dal Comune, sapendo di non poter pretendere contributi finanziari sostanziosi?
Molto probabilmente vorrebbero semplicemente avere nell’Amministrazione comunale un interlocutore valido, affidabile, credibile. In breve, vorrebbero qualcuno con cui confrontarsi, magari anche confidarsi. E soprattutto programmare dopo aver eventualmente rivisitato, aggiornato e rimodulato l’evento Disfida. E i quattrini? Certo, l’ATSC vorrebbe anche quelli, ma il tutto va inserito in un rapporto diverso con il Comune, nella consapevolezza che le risorse finanziarie sono oggi molte limitate se non del tutto scarse.
In altre parole, inutile girarci intorno: ci vorrebbero un altro Sindaco e un’altra Amministrazione. Nella conferenza stampa di ieri, del resto, i vertici dell’ATSC sono stati molto netti e chiari, esprimendo la loro mancanza di fiducia nei confronti dell’attuale Amministrazione comunale.
Più che il danaro, sembra strano a dirsi, manca la fiducia.
Questo è. Certo, poi in futuro sarà tutto da vedere. Se il prossimo Sindaco sarà all’altezza della situazione. Se avrà le necessarie risorse finanziarie dopo il disastro causato dagli attuali amministratori. E sempre che, ovviamente, sia ben disposto rispetto all’ATSC e alla Disfida.
In conclusione, è tutto da vedere. Per ora, non resta che attendere l’evoluzione, immaginiamo positiva nonostante tutto, di questa vicenda. Una soluzione-toppa, se c’è la buona volontà, sarà trovata. Almeno per quest’anno.
Sono ben altre, in fondo, le questioni vere e drammatiche, di difficile se non impossibile soluzione, che la nostra città e le sue famiglie saranno chiamate ad affrontare nell’immediato futuro.