Cava de’ Tirreni, la Cavese smentisce Servalli: “Non abbiamo debiti, vantiamo dal Comune un credito di oltre 60 mila euro”
Cava de' Tirreni, la Cavese smentisce Servalli: "Non abbiamo debiti, vantiamo dal Comune un credito di 60 mila euro"
Contestati gli aumenti tariffari del Comune: la società aquilotta minaccia di trasferire tutte le attività fuori Cava
E’ sempre più scontro aperto tra la società calcistica Cavese e l’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni.
“La Cavese 1919 apprende dagli organi di stampa di dichiarazioni del Primo Cittadino, Dott. Vincenzo Servalli, prospettanti presunte esposizioni debitorie della Cavese 1919 ssd a rl; dichiarazioni, ingiustamente lesive del buon nome della società, frutto di inesatta interpretazione di dati numerici e, probabilmente, di incerta ricostruzione dei rapporti di dare-avere tra l’ente e la società”.
Principia così il comunicato stampa diffuso dalla società aquilotta nella giornata di ieri.
“Non dovrebbe sfuggire al Primo cittadino che, a seguito della sentenza TAR Campania Salerno n. 1093/22, la Cavese 1919 ssd a r.l. -prosegue il comunicato- ha accumulato, solo con riferimento al periodo settembre 2021 – maggio 2022, un credito residuo al 31 maggio 2022 di euro 28.000,00.”
“Non dovrebbe parimenti sfuggire al Primo Cittadino -incalza ancora la società aquilotta- che, all’attualità, la Cavese vanta ulteriori crediti per manutenzione manto erboso non ancora rimborsati (cfr delibere giuntali n. 162/20 e n. 110/21), pari ad ulteriori euro 35.500,00.
In tal contesto, momentaneamente tralasciandosi gli ulteriori (non meno importanti) crediti da remunerazione delle manutenzioni dell’impianto sportivo maturati dall’anno 2018 (oggetto di contenzioso innanzi al Tribunale di Nocera Inferiore – proc. civile n. 5413/19 R.G.), traspare evidente l’infondatezza delle recenti dichiarazioni”.
“Alla prima squadra cittadina, impegnata in un campionato dilettantistico, l’utilizzo del campo sportivo costerebbe circa 300.000 euro”
“Quanto all’aumento tariffario -si legge ancora nel comunicato- giova precisare che, alla luce delle deliberate tariffe, la disputa del campionato allo stadio Lamberti costerebbe, tra partite diurne e notturne, circa 120.000,00 euro. Somma già di per sé onerosa, a cui andrebbero aggiunti 135.000,00 euro per gli allenamenti e 50.000,00 euro circa per la manutenzione del manto erboso.
In pratica alla prima squadra cittadina, impegnata in un campionato dilettantistico, l’utilizzo del campo sportivo, senza considerare le attività del settore giovanile, costerebbe circa 300.000,00!
“Oneri del tutto sproporzionati -precisa la Cavese- anche alla luce della limitata capienza dello stadio ‘Simonetta Lamberti’ (3500 posti), derivante dallo stato di degrado e di cattiva conservazione della struttura”.
“Il mantenimento del settore giovanile comporterebbe costi, per soli allenamenti all’impianto di Pregiato (anch’esso in pessimo stato manutentivo) di circa 300.000 euro!”
“Vi è però di più -attacca la Cavese- Alla luce degli sproporzionati aumenti, il mantenimento del settore giovanile comporterebbe costi, per soli allenamenti all’impianto di Pregiato (anch’esso in pessimo stato manutentivo) di circa 300.000,00 euro!”
“Spese abnormi -conclude il comunicato stampa della Cavese- provocate dallo sconsiderato e caotico aumento delle tariffe contenuto nella delibera 31 maggio 2022, arrivata all’indomani della richiesta di affidamento in concessione dello stadio della Cavese 1919 e immediatamente esecutiva, per il cui annullamento sarà presentato un ulteriore ricorso innanzi al TAR Campania Salerno (il terzo in meno di un anno), a tutela dei propri interessi e di quelli di tutte le associazioni sportive cittadine, valutando nel contempo, come già preannunciato, l’opportunità di trasferire tutte le attività al di fuori della città di Cava de’ Tirreni“.