Cava de’ Tirreni, raccolta firme e manifestazione in piazza per l’Ospedale S. M. dell’Olmo

Si moltiplicano le attività per la salvaguardia dell’Ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni che vive con una perenne spada di Damocle sul capo, a causa della cronica carenza di personale medico che ha portato alla diffusione della notizia di una disposizione ufficiale di chiusura del reparto di Chirurgia.

Come se non bastava già la sospensione sine die del reparto di Rianimazione perché il personale ha ancora l’ordine di servizio al “Da Procida” di Salerno.

Le discussioni e le preoccupazioni attorno all’ospedale e al suo incerto futuro sono sempre più stringenti e movimenti civici e politici si stanno mobilitando per cercare risposte e soluzioni.

Il movimento politico Italexit sezione Cava de’ Tirreni ha avviato una petizione per la riapertura dei principali reparti ospedalieri e la garanzia di operatività permanente con adeguato personale medico e sanitario e ha intrapreso una raccolta firme per salvaguardare un nosocomio che ha un bacino di utenza di 90 mila persone tra territorio metelliano e costiero.

Intanto i Comitati Uniti Cava – Vietri – Costa d’Amalfi hanno annunciato l’organizzazione di una manifestazione Pro Ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni che si terrà il 28 maggio alle ore 9,30 in piazza Abbro e hanno invitato la cittadinanza cavese ad aderire in maniera compatta e scendere in piazza per la difesa dell’ospedale.

Il consigliere comunale Giordano di recente ha fatto richiesta di convocazione della Commissione sanità per discutere sul da farsi a livello politico per scongiurare il peggioramento della situazione e trovare qualche soluzione. La riunione dovrebbe tenersi nei prossimi giorni a Palazzo di Città.

Anche il PD cavese, dopo la ridda di polemiche, si è esposto con un comunicato stampa in cui ricorda che il partito è da sempre in prima linea per la difesa e la valorizzazione dell’ ospedale.