scritto da Nino Maiorino - 07 Aprile 2022 10:43

Storiacce, il mistero del corpo mummificato del Vescovo di Lund

La storia che andiamo a raccontare si svolge in parte nella Penisola Scandinava, in particolare la Svezia, e in parte in Danimarca, che la guarda dal sud.

Essa si sviluppa a Lund, una bella città situata all’estremo sud della Svezia, che dista da Stoccolma, capitale della Svezia, circa 600 chilometri, mentre dista solo 60 chilometri dalla capitale della Danimarca, Copenaghen.

La grande distanza che la separa dalla capitale della Svezia fa comprendere, come spiegheremo in seguito, quanto la città di Lund fosse stata sempre molto legata alla Danimarca, dalla quale dista un tiro di schioppo.

Lund ha una popolazione del circa 90.mila abitanti ed è nota, fra l’altro, per la sua università, la terza più antica della Svezia.

Nel mese di giugno del 2015 nella cripta della Cattedrale di Lund è stata trovata una tomba nella quale sono sepolti i resti del Vescovo della città, Peder Winstrup, vissuto nel XV secolo.

Il corpo del Vescovo è mummificato, fenomeno frequente, ma la cosa che ha destato stupore è non solo la scoperta che ai piedi del Vescovo ci siano i resti, pure mummificati, di un piccolo feto (nella foto), ma pure il fatto che, contrariamente a quanto avviene nei processi di mummificazione-imbalsamazione, tutti gli organi interni dei due cadaveri sono al loro posto, cioè non sono stati asportati, mentre la pratica ne prevede la rimozione; il che fa supporre un processo avvenuto naturalmente.

La spiegazione scientifica non è tanto semplice, e gli stessi esperti non hanno saputo fornire una risposta ufficiale.

Ma la cosa che più desta stupore è il cadavere del neonato nella tomba insieme a un quello di un adulto: che ci fa?

Una delle teorie più accreditate è che fosse un figlio illegittimo dell’adulto e che avessero deciso di seppellirlo con lui, ipotesi in parte confermata dall’esame del DNA.

Comunque il corpo mummificato del vescovo Peder Winstrup ritrovato a Lund, rappresenta un evento di grande importanza, perché permette di ricavare informazioni circa le condizioni di vita e di salute dell’epoca.

Al momento si sa che Winstrup soffriva di osteoartrite, calcolosi biliare, aveva perso alcuni denti, aveva problemi a una spalla e sembra che nell’ultimo periodo della sua vita sia rimasto a letto.

Ma chi era questo personaggio?

Peder Pedersen Winstrup (30 aprile 1605 – 28 dicembre 1679) fu vescovo di Lund in Scania, che all’epoca era una provincia della Danimarca orientale; quindi all’origine la città faceva parte della Danimarca, e venne conquistata dagli svedesi solo nel 1658.

Winstrup vi fu vescovo durante un periodo che abbraccia la sovranità sia danese che svedese e in periodi di guerra durante i quali nessuno sapeva chi effettivamente governasse quella terra.

Era sposato con una nobile dama danese, Dorothea von Andersen, che era una persona influente, nota per essere fortemente filo-danese.

Winstrup era nato a Copenaghen, che allora era capitale della Danimarca-Norvegia. Pure il padre si chiamava Peder Jensen Vinstrup, era Vescovo di Sjaelland e professore di teologia a Copenaghen.

Dopo la morte del padre, sua madre sposò il vescovo suo successore.

Peder Winstrup -il Giovane- studiò presso le università di Rostock, Wittenberg, Lipsia e Jena in Germania e si laureò all’Università di Copenaghen nel 1633.

Nel 1635 fu nominato cappellano reale nella casa del re Cristiano IV, ottenne il dottorato in teologia nel 1636 e fu nominato vescovo di Lund nel 1638.

Dopo che Scania e le altre province incluse nella sua diocesi furono cedute alla Svezia col Trattato di Roskilde nel 1658, Winstrup giurò fedeltà al suo nuovo sovrano, Carlo X Gustav, e fu nobilitato con il nome di Himmelstjerna, termine di origine norvegese che, tradotto in italiano, sta per “stella del cielo”, onorificenza  che in realtà non usò mai.

Nel 1658 suggerì di fondare una nuova università a Lund (nella sede dell’ex Accademia), dove esisteva già una rinomata scuola latina, ma ricevette scarse risposte dal re.

Quando le autorità svedesi, alcuni anni dopo, decisero di fondare l’università, sembra che a spingerle fosse stato un sacerdote subordinato della diocesi, Bernhardus Oelreich , e per questo Winstrup si oppose.

Per ripicca, dopo la inaugurazione dell’Università nel 1668, Oelreich fu nominato prokansler (“pro-cancelliere”), nonostante gli statuti attribuissero questa carica al Vescovo.

Dopo una lunga lotta politica, Oelreich fu mandato in Germania e finalmente Winstrup poté prendere il suo posto nel 1671.

Nonostante voci che lo accusavano di mancanza di lealtà alla corona svedese, rimase vescovo fino alla sua morte nel 1679.

Il governatore generale svedese Sperling, però, aveva nominato un vice vescovo svedese per tenerlo d’occhio durante i suoi ultimi anni, e Winstrup se ne risentì molto.

Uno dei motivi per cui gli svedesi divennero sempre più sospettosi di Winstrup fu che egli aveva volontariamente obbedito ai danesi quando avevano riconquistato Scania nel 1676.

Tra giugno e dicembre dello stesso anno, Scania era di nuovo sotto il dominio danese e Winstrup, come la maggior parte degli abitanti della Scania, fu felice di ciò.

Dopo la battaglia di Lund del 4 dicembre 1676, gli svedesi ritirarono lentamente la presa su Scania, ma nei negoziati di pace del 1679, il dominio svedese fu ristabilito legalmente.

Winstrup e la sua famiglia avevano vissuto grosse tribolazioni durante la guerra. In una lettera del 4 ottobre 1678, la moglie Dorothea, scrisse al governatore distrettuale danese Knud Thott per lamentarsi del fatto che lei e suo marito erano rimasti bloccati nella residenza vescovile nella città di Lund, e che tutto era stato distrutto, la città bruciata, i loro beni e persino la loro carrozza confiscati, il loro cibo portato via, non avevano più nulla e la salute del marito era precaria.

Era stato loro consigliato di trasferirsi altrove ma non avevano un posto dove andare ed erano entrambi terribilmente spaventati, così erano finiti bloccati nel mezzo della zona di guerra.

Il fatto che la moglie di Winstrup scrivesse lettere riservate a esponenti del governo danese sarebbe stato sufficiente per processare la coppia, ma le autorità svedesi non ne vennero mai a conoscenza.

Winstrup morì poco dopo la fine della guerra di Scania.

La scoperta della tomba contenente i resti del Vescovo e del bambino è avvenuta, nel giugno 2015, allorquando la tomba di Winstrup è stata spostata dalla cripta della cattedrale di Lund alla sua torre settentrionale.

Si ritiene che il feto, avvolto in un pezzo di lino, avesse dai cinque ai sei mesi e i ricercatori svedesi hanno stabilito con un buon margine di c ertezza, grazie all’esame del DNA, un legame familiare tra i due corpi.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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