Cava de’ Tirreni, il presidente Adolfo Salsano sul riequilibrio di bilancio: “Non tutti hanno capito la gravità del momento”
Cava de' Tirreni, il presidente Adolfo Salsano sul riequilibrio di bilancio: "Non tutti hanno capito la gravità del momento"
In una lettera inviata ai consiglieri della maggioranza il presidente del Consiglio annuncia di chiamarsi “fuori da quella che voleva e doveva essere una cabina di regia per la redazione del piano di riequilibrio”
“Purtroppo, secondo il mio modesto parere, non tutti hanno capito la gravità del momento, forse, neanche il vero significato del piano di riequilibrio che non vuole essere una semplice sanatoria, ma una veritiera e legittima programmazione che dovrebbe accompagnare l’Ente nei prossimi anni per raggiungere l’obiettive finale che è l’equilibrio del bilancio”.
Chi scrive è il presidente del Consiglio comunale, Adolfo Salsano, in una nota inviata via pec nella giornata di ieri ai consiglieri della maggioranza che sostiene il sindaco Servalli.
Sta di fatto che Adolfo Salsano, che nella precedente consiliatura ha ricoperto proprio l’incarico di assessore al bilancio, è arrivato alla conclusione “dopo una lunga riflessione” di chiamarsi “fuori da quella che voleva e doveva essere una cabina di regia per la redazione del piano di riequilibrio”.
“Purtroppo -lamenta Salsano- ho dovuto costatare che, nonostante la quotidiana presenza mia e dell’Assessore Garofalo, non si procede nella direzione auspicata: troppa improvvisazione rende difficile portare a termine questo adempimento”.
“Qeullo che avevamo previsto al momento della redazione del bilancio di previsione -spiega il presidente del Consiglio- non si è verificato; eppure quello doveva essere una base di partenza per l’obiettivo di risanare l’Ente”.
“Certe volte -denuncia Salsano- ho la sensazione che per certi soggetti gli interessi e gli obiettivi siano diversi da quelli concordati. Difficoltà nel reperire informazioni, cambi continui di strategie, poco dialogo tra dirigenti, soldi che dovevano essere versati e mai introitati, consigli dati e mai ascoltati, dichiarazioni e comportamenti, seppur fatti in buona fede, che concedono alibi per ritardare la redazione di tale documento”.
“Purtroppo -incalza con durezza Salsano- è un film già visto e quello che ho sempre temuto si è verificato puntualmente i nodi, prima o poi vengono sempre al pettine e l’atteggiamento di questi strani figuri non promette niente di buono. Voler procedere con una apparente rigidità solo formale in nome di una “pseudo legittimità” non sempre porta al raggiungimento dei risultati ed anziché meritare lo stipendio lavorando, questi soggetti hanno il solo obiettivo di mettere in difficoltà il collega di turno, facendo solo del male all’Ente e alla Città”.
“Visto che l’andazzo è questo -conclude Salsano- penso che la mia presenza sia ingombrante… Continuerò a svolgere il mio ruolo di Presidente del Consiglio, dando, quando mi sarà richiesto, una mano o un consiglio, sperando che chi mi sostituirà raggiungerà maggiori risultati. Auguro, infine, all’Assessore Garofalo e al dirigente Sorentino, che al momento in questa situazione sembrano i più lucidi, di completare quanto prima la realizzazione di tale documento”.