Cava de’ Tirreni, intervista a Raffaele Giordano: “Sono molto preoccupato per la città… quanta approssimazione al Comune!”
Cava de' Tirreni, Raffaele Giordano: "In tempo di Covid superficialità disarmante dell'Amministrazione Servalli"
“Superficialità disarmante dell’Amministrazione Servalli”
“In una situazione delicata per la pandemia l’Amministrazione comunale ci mette del suo aggiungendo ulteriore instabilità. In questo modo, invece di dare sicurezza ai cittadini, mostra di essere una barca alla deriva”
Erano cinque, oltre le consuete comunicazioni del Presidente e del Sindaco, i punti all’ordine del giorno della seduta di ieri del Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni.
Ad essere portato a conclusione con una deliberazione consiliare è stato solo il primo, quello sulla “Ricognizione delle partecipazioni societarie anno 2021 (art. 20 TUSP)” leggi qui.
Gli altri punti all’ordine del giorno sono tutti saltati. Due erano stati ritirati in precedenza, in sede di commissione e per la seconda volta, ovvero quelli sulla “Concessione in gestione del “Palazzo delle Arti” (ex Mediateca). Provvedimenti e linee di indirizzo” e sul “Servizio di igiene urbana del Comune di Cava de’ Tirreni svolto dalla soc. in house Metellia Servizi srl – Approvazione nuovo schema di convenzione e disciplinare tecnico”.
Gli altri due, invece, sono saltati nel corso della seduta. Uno, importantissimo, era l’approvazione del Bilancio Consolidato 2020, l’altro non meno urgente l’approvazione dei “Lavori di somma urgenza – Eventi meteorici avversi dell’8/11/2021 – Riconoscimento del debito fuori Bilancio”.
Insomma, l’ennesimo flop dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Servalli, che appare sempre più in tilt ed in balia anche di un alito di vento.
Ne parliamo con il vicepresidente del Consiglio comunale nonché componente di spicco dell’opposizione, il consigliere dr. Raffaele Giordano, del gruppo civico “Siamo Cavesi”.
“Il Consiglio comunale era chiamato a deliberare su cinque argomenti -spiega Raffaele Giordano- ma quattro di questi sono saltati. Il primo, quello sull’approvazione del Bilancio Consolidato 2020, non è stato possibile votarlo in quanto la documentazione non ci è pervenuta nei tempi prescritti dal Regolamento comunale. E’ stato proprio il Sindaco a troncare la discussione che si era accesa sulla questione percependo che si trattava di un errore grave tale da poter pregiudicare la validità dell’eventuale deliberazione. L’argomento è stato quindi ritirato. L’altro punto all’ordine del giorno, l’ultimo, ovvero l’approvazione del debito fuori bilancio dei lavori di somma urgenza per un importo pari a 125 mila euro per la frana alla Pietrasanta dovuta al maltempo. In questo caso, mancava il prescritto parere dei Revisori dei Conti previsto dalla legge. Anche in questo caso si trattava di un fatto amministrativo molto grave e la deliberazione non poteva che essere rinviata. Gli altri due erano stati già ritirati in commissione in quanto mancavano degli atti propedeutici. In conclusione, siamo al cospetto di una superficialità disarmante dell’Amministrazione Servalli”.
In tutta onestà, per questi gravi disguidi la colpa è più della parte politica o dei dirigenti comunali?
“La verità come spesso succede è nel mezzo. Le due responsabilità viaggiano a braccetto. Certo, l’organo politico deve essere di indirizzo e di controllo ed in questo ovviamente è carente. Insomma, se le carte non stanno a posto un concorso di colpa della politica indubbiamente c’è”.
L’argomento più delicato ed importante, e quindi dove più grave è il rinvio della deliberazione, è senz’altro quello dell’approvazione del bilancio consolidato, ma è clamorosa la mancanza del parere dei revisori dei conti per l’approvazione del debito fuori bilancio…
“Sì, e peraltro entrambi gli argomenti vanno approvati entro il 31 dicembre; infatti, venerdì prossimo, ultimo dell’anno, alle ore 12 ci sarà la nuova seduta consiliare per approvare questi due argomenti. Sull’assenza del parere dei revisori si sono un po’ incartati, c’è stato un rimpallo di responsabilità tra l’organo finanziario e quello della manutenzione. Insomma, si è cercato di trovare un colpevole ma non si è trovato. In breve, c’è un concorso di colpa”.
Non resta a questo punto che trarre le conclusioni.
“Quello che traspare è che già con la pandemia viviamo una instabilità impressionante nella nostra vita quotidiana, nel senso che non sappiamo quello che può succedere domani, ecco in un simile scenario l’Amministrazione comunale ci mette del suo aggiungendo a noi cavesi ulteriore instabilità ed approssimazione ad una situazione già delicata. In questo modo, invece di dare sicurezza ai cittadini, mostra di essere una barca alla deriva”.
Andando di questo passo quale sarà il nostro futuro?
“Se vogliamo essere sinceri, confesso di essere preoccupato. Vedo questa approssimazione in un momento in cui abbiamo bisogno di certezze. Invece, anche le cose più semplici diventano complicate, persino nello svolgere il nostro ruolo di amministratori comunali. A mio avviso bisogna partire proprio con l’ottimizzare le piccole cose che poi, nel loro insieme, rendono l’amministrazione più fluida. Noi non dobbiamo costruire ponti o grattacieli, ma partire dal rendere efficienti e funzionanti le piccole cose. E anche questo, da un punto di visto amministrativo, è importante perché un amministratore, un consigliere comunale, deve essere messo in grado di svolgere il proprio ruolo in modo trasparente ed efficace”.