Cava de’ Tirreni, flop dei candidati cavesi alle provinciali: per La Fratellanza è tutta colpa di Servalli
“Chiediamo l’azzeramento della giunta Servalli e lo scioglimento del Consiglio Comunale”
“Luigi Petrone, con i consiglieri Bruno D’Elia e Pasquale Salsano, avverte l’esigenza di esternare tutto il suo disappunto e delusione per non avere più, la città di Cava de’ Tirreni, una rappresentanza in seno al Consiglio Provinciale appena eletto”.
E’ quanto si legge nel comunicato diffuso ieri sera dal gruppo consiliare del movimento politico La Fratellanza a commento delle elezioni provinciali di sabato scorso.
“In provincia -si legge nel comunicato della Fratellanza- la città di Cava è il secondo comune per abitanti e importanza dopo il Capoluogo ed è rimasta senza alcun consigliere provinciale. Per tutta la città è una grande sconfitta, ma soprattutto una grande delusione, un’altra in questi ultimi anni. Tale sconfitta si assomma a quella precedente avuta quando, alle elezioni regionali, nessun candidato cavese, che rappresentasse la città, fu eletto consigliere”.
“L’attuale colpa a chi deve essere imputata? La colpa va invece interamente addossata ad una sola persona, al sindaco Servalli -attacca La Fratellanza- Al comune di Cava, ormai, manca il padre di famiglia, quindi, abbiamo perso il sindaco, chi ci amministra, chi ci guida, abbiamo perso tutto quello che deve avere,come caratteristica, la figura del sindaco di una città”.
“Il sindaco Servalli -affonda ancora la Fratellanza- che delusione. Spaccata la maggioranza, non ha più dialogo con le forze politiche né di maggioranza e né tanto meno di minoranza. Siamo arrivati al punto che a Cavaoccorre, urgentemente, una figura nuova e alternativa per la città”.
“La città -denuncia La Fratellanza- ormai è collassata… Fermiamo lo scempio e lo sciacallaggio al nostro comune, andiamo avanti sulla via del bene ma, soprattutto, occorre fare scelte sagge e coraggiose”.
“Per questo,ora -conclude il comunicato de La Fratellanza- chiediamo l’azzeramento della giunta Servalli e lo scioglimento del Consiglio Comunale”.