Cava de’ Tirreni, la strenna autunnale di Servalli: stangata sulla sosta auto. Cittadini inferociti
L’Amministrazione Servalli con notevoli anticipo si prepara a regalare, non solo ai cavesi, ma anche agli ospiti della cittadina metelliana, una ricca strenna di Natale. Per mettere un poco di ordine nei disastrosi conti, il Consiglio comunale lo fa con grandi ritocchi alle tariffe della sosta. Un salasso del quale Servalli si scusa con i suoi concittadini, scoprendosi ambientalista. Vuole scoraggiare l’uso dell’auto.
Già la scorsa settimana, all’indomani del Consiglio comunale che ha approvato i rincari delle tariffe, abbiamo messoin luce la questione, riportando le parole dell’assessore al ramo, Germano Baldi, che ha così commentato la decisione: “Se vogliamo incentivare il commercio e l’economia e, contemporaneamente, disincentivare il traffico passivo, ovvero giri e rigiri degli automobilisti in cerca di un posto per parcheggiare, bisogna aumentare le tariffe. (…) Con questi accorgimenti migliorerà il traffico cittadino. Dietro questo nuovo piano tariffaririo ci sono pareri, opinioni, ragionamenti di addetti e basi scientifiche. Se tra qualche mese ci accorgeremo che le cose vanno migliorate, ci daremo da fare”.
Una decisione presa, come ha argomentato anche il sindaco Servalli, per demotivare le persone dal prendere l’auto e creare meno traffico e ridurre le emissioni inquinanti.
Un fine nobile e importante. Occorre assolutamente apportare dei cambiamenti agli stili di vita e migliorare la qualità dell’aria. Per attuare questa “visione smart” della città di Cava è necessario, di controparte, un miglioramento della mobilità sostenibile mediante il potenziamento di sistemi di mobilità collettiva, ovvero i trasporti pubblici, con navette, e anche biciclette, ciclomotori e motocicli. Insomma, non è assolutamente sufficiente aumentare le tariffe dei parcheggi per convincere le persone a lasciare l’auto a casa.
E’ sufficiente, invece, per far andare su tutte le furie i cavesi alla vista del cartello della Metellia Servizi che avvisa del nuovo piano di sosta, a partire dal 7 ottobre. Nell’avviso si legge che nelle aree di sosta di piazza Amabile, via Schreiber, piazza San Francesco, Trincerone interrato ed Ex Metropark entraranno in vigore le nuove tariffe:
- dal lunedì alla domenica
06,00/17,00 euro 1,50 per ora
- dal lunedì alla domenica
17,00/06,00 euro 2,00 per ora
Un cospicuo rincaro che sta agitando gli animi di numerosi cittadini. Sui social è un continuo lamentarsi e criticare l’Amministrazione, ma le contestazioni potrebbero presto diventare “in presenza”. Tantissimi i messaggi di protesta. Ne riportiamo alcuni dei più “pacati”.
“Personalmente per principio ritengo ingiusto che un cittadino sia costretto a pagare per parcheggiare la propria auto e senza ricevere alcun servizio (fosse almeno un parcheggio custodito). Questi aumenti non trovano giustificazione e umiliano una città già provata sotto l’aspetto economico. Inoltre, agli occhi dei residenti dei comuni vicini e dei turisti si da l’idea di un comune di accattoni… una mortificazione che Cava non merita!”, scrive il signor Luca Mercurio. “Con questo cava diventerà una cattedrale nel deserto, commercialmente parlando”, rincara Nico Mazzotta. E ancora, fa notare la signora Rita Coppola: “Il problema è delle persone che abitano in frazioni e si recano in centro per compere; per qualche ora di sosta dovranno pagare in più”.
“Vergogna…..svegliamoci tutti….ma cosa aspettiamo a scendere a protestare ….facciamoci sentire ….cava è diventata Invivibile….”, rincara Antonella Fariello a cui fa eco Roberta Pellegrino: “RIBREZZO! Proprio l’aiuto giusto per l’economia dopo la batosta post e attuale covid. Una cosa è certa, l’economia saremo sempre noi cittadini a farla. Invece di incentivare qualche parcheggio gratuito per favorire acquisti nei negozi del centro!! Fra poco ci conteranno le volte che tiriamo lo sciacquone del cesso!”.
E’ davvero difficile trovare qualcuno che non la pensi così. E in effetti il malcontento è estremamente diffuso. Anche i residenti del centro sono in preda all’ira per l’aumento di permessi e abbonamenti, con i primi modulati in funzione dell’ISEE. Si passa dai 50 euro annui fino a 300 euro in base al reddito. Ovviamente, nella tariffa non sono comprese le ore e ore di giri per cercare un posto auto quando si rientra a casa, nè il consumo di carburante, oltre lo stresse, che sono comprensivi nel pacchetto.
Una residente del centro ha pubblicato su Facebook la seguente foto per protestare contro questa decisione.
Nel Comune di Firenze, infatti, è stata prorogata per un altro anno la possibilità per i residenti di tutti i quartieri fiorentini di parcheggiare gratis sulle strisce blu. Da noi è utopia, in altri comuni è realtà.
Quello che balza agli occhi è che, così restando le cose, le misure attuate, oltre a essere impopolari, non appaiono inserite in un piano complessivo atto a diminuire la congestione del traffico, scoraggiando l’utilizzo dell’automobile a favore dei mezzi pubblici alternativi. Appare semplicemente un espediente per fare cassa che, oltre a nuocere ai cavesi e quanti vengono a Cava, mette in ulteriore difficoltà le già provate attività commerciali.
Una città che si proclama a vocazione turistica dovrebbe avere un articolato piano nel quale si inserisce anche quello urbano dei parcheggi e della sosta. Perché un turista dovrebbe scegliere di venire a Cava? Mentre noi rispondiamo a questa domanda, nella vicina Vietri sul Mare (senza scomodare Amalfi o Positano) a ottobre inoltrato ancora vi sono turisti che incentivano l’economia locale (commercio, ristorazione,strutture di accoglienza).