Qualcuno già sa che non amo la cosiddetta “Divina Costiera”, vale a dire quella che da Vietri sul Mare porta a Positano.
Le numerose tristi esperienze fatte su questo tratto mi hanno indotto ad evitarlo assolutamente, specialmente nel periodo primaverile, estivo e autunnale; rimane qualche possibilità nel periodo invernale, Giove Pluvio e freddo permettendo.
Questa maledetta costiera, cosiddetta “divina”, è percorribile solo con le auto, visto che i traghetti, servizi di autobus (Sita inclusa) sono disponibili fino ad una certa ora, vale a dire non oltre le ore 22,00 serali; dopo, se non sei del posto oppure sei in albergo, o rimani a dormire su una panchina, oppure… te la fai a piedi.
Qual è la logica di tutto questo? Non si comprende, a meno che gli imprenditori locali, non si siano messi d’accordo per evitare il turismo giornaliero, preferendo quello più consistente, e certamente più appetibile, basato su alberghi, pensioni eccetera.
Una scelta? Boh. Se fosse così sarebbe già un passo avanti, ma credo che non sia questa la strategia: parola grossa che sta a significare un raziocinio sul quale io personalmente ho forti dubbi.
Due casi, a distanza di qualche giorno, mi hanno indotto a confermare il mio ormai noto astio per questa costa.
Il primo riguarda il Grande Concerto di Ferragosto di Amalfi offerto gratuitamente agli ospiti dall’Azienda di promozione turistica, che si è tenuto venerdì 13 nel Duomo, messo a disposizione dall’Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli.
Di Amalfi ho tantissimi ricordi, specialmente quelli del periodo di Ferragosto, molti anni sono stato spettatore di concerti classici o leggeri stupendi, una volta si esibì ai piedi dello scalone del Duomo Renzo Arbore, e mi godetti lo spettacolo seduto al tavolino di un bar proprio di fronte; ma erano gli anni in cui ancora si poteva utilizzare l’auto, perché il traffico era meno intenso e perché si riusciva a trovare anche qualche posto dove parcheggiare.
Ma ora, nell’impossibilità di utilizzare l’auto (sarebbe una pazzia), pure avendo prenotato, con la speranza di poter andare e tornare con il traghetto da Salerno Amalfi, ho poi dovuto disdire perché l’ultimo traghetto per tornare a Salerno parte da Amalfi alle ore 19,10: incredibile.
Volevo optare per il servizio Sita, ma pure ho dovuto rinunciare; l’ultimo bus parte da Amalfi alle ore 22,00; il concerto era per le ore 20,30, certamente non avrebbe avuto inizio prima delle 21,00 o oltre, avrei avuto appena il tempo di sedermi… e andare via.
Quindi disdissi, e chi s’è visto s’è visto.
Il secondo caso riguarda la presentazione del libro del cavese Errico Passaro, “Non facciamo cerimonie” nei giardini di Villa Cimbrone di Ravello.
La presentazione era stata organizzata e curata dalla “Associazione dei Giornalisti Cava de’ Tirreni – Costa d’Amalfi Lucio Barone” il cui presidente è anche Direttore del giornale on-line “Il Vescovado”, e essendo di Ravell0, ovviamente ha preferito farlo presso quel prestigioso Hotel.
Sarebbe stato interessante partecipare, anche perché le conclusioni erano tenute dall’ex Premier Giuseppe Conte, e un pensierino l’ho fatto.
Ovviamente, per gli stessi motivi precedenti, era necessario raggiungere Ravello con l’auto, magari attraverso il Valico di Chiunzi, come ho fatto spesso negli ultimi tempi, salvo a dovermi dannare per trovare dove parcheggiare, e tantissime volte per mancanza di posti ho dovuto rinunciare anche a fare una passeggiata.
Mi rivolsi al Comando dei VV.UU, di Ravello il quale, pure in inoltrato pomeriggio, rispose, e una gentile interlocutrice mi fece presente che la città, pure essendo abbastanza dotata di parcheggi, ovviamente tutti a pagamento, è necessario raggiungerla molto prima di qualsiasi manifestazione o concerto -non dimentichiamo che all’Auditorium Nureyev ci sono i concerti estivi- e pure l’ampio parcheggio sotto l’auditorium è quasi sempre occupato.
Inoltre mi disse che vi sono anche parcheggi privati fuori città, i quali poi accompagnano i vacanzieri nel centro con pulmini; a anche lì bisogna prenotare per evitare difficoltà.
Feci qualche tentativo, ma le risposte furono negative, tutto pieno, bisognava rischiare che qualche posto si liberasse all’ultimo momento.
E così ho dovuto rinunciare anche al libro di Passaro e a Conte.
Mi chiedo: ma che senso ha organizzare qualcosa a Ravello e magari partire di mattino per poter assistere ad uno spettacolo in tarda serata?
Ma se questa “divina” costiera non è maledetta, ditemi voi cos’è!
La verità è che, a mio avviso, nel mentre nel tratto napoletano, da Castellammare a Massalubrense, la Provincia di Napoli ha dato negli ultimi anni un notevole impulso ad allargare le strade, a renderle meno tortuose, quella di Salerno ha trascurato la parte amalfitana, non ha fatto nulla di tutto ciò, e la situazione è quella che è: la inerzia dell’amministrazione provinciale l’ha resa quasi impraticabile e le conseguenze si vivono quotidianamente.
Per cui, quando voglio godermi la costiera, me ne vado per Castellammare, in mezz’ora sono a Sorrento: la Galleria di Santa Maria di Pozzano di sei km, che evita di attraversare Vico Equense, è stata un’opera importantissima.
A Sorrento trovo parcheggio, a volte anche gratuito, posso passeggiare tranquillamente e godermi la città: e al diavolo Amalfi, Minori, Ravello eccetera e tutta la maledetta “divina costiera”.
24.08.2021 – By Nino Maiorino – Come prevedevo l’articolo pubblicato ieri 23 agosto sulla “Maledetta Divina Costiera” ha innescato una consistente reazione da parte di chi ha apprezzato e condiviso le mie opinioni e tanti altri che, al contrario, le hanno censurate, sostenendo che arrivare ad Amalfi o oltre con l’autovettura è abbastanza agevole pure in questi periodi. Un fatto è certo: i quotidiani ingorghi che a tutte le ore del giorno affliggono questa costa non me li sono inventati, vi sono foto e filmati che quasi quotidianamente confermano quanto ho scritto. Capisco l’animosità dei tantissimi “innamorati” di questa costa, purtroppo non è colpa mia l’insipienza dell’amministrazione provinciale salernitana ha procurato gli attuali danni. Pertanto confermo tutto quello che ho scritto.