scritto da Redazione Ulisseonline - 27 Giugno 2021 10:51

Fabio Siani: “Le sorti della Città sono nelle nostre mani e nella nostra mente!”

Fabio Siani (foto Gabriele Durante)

“La vera sfida è provare a risvegliare le coscienze di quei cittadini che possano fondare un progetto di rilancio”.

“Ripartire dalle esperienze maturate nei partiti e fuori dai partiti, nel mondo delle associazioni e del volontariato”

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Caro Direttore,

ho seguito con particolare attenzione gli articoli pubblicati da Ulisse on line negli ultimi mesi che hanno visto come protagonisti esponenti politici e della cosiddetta società civile.

Le dichiarazioni succedutesi, a dispetto del diverso vissuto politico di ciascun intervistato, sono apparse collegate da un comune denominatore ossia dalla preoccupazione rispetto alla mancanza di prospettive per la Città, frutto evidentemente di una attività politica ed amministrativa per alcuni versi impalpabile e per altri addirittura deleteria.

In buona sostanza, il giornale da Lei diretto è stato capace di stuzzicare risposte autentiche legate da un fil rouge trasversale che ha messo in evidenza l’inadeguatezza dell’attuale maggioranza.

 

“La totale assenza di programmazione e di assoluto pressapochismo nella gestione della macchina amministrativa”

 

Gli intervistati hanno portato alla luce in maniera plastica il sentiment che serpeggia tra i nostri concittadini circa la totale assenza di programmazione e di assoluto pressapochismo nella gestione della macchina amministrativa, auspicando per il prossimo futuro un’iniziativa civica che metta insieme le migliori risorse, lasciando alle spalle gli stereotipi di un modo di fare politica divenuto oramai anacronistico.

La Città è assopita, caduta in un lungo e preoccupante letargo, volendo mutuare un termine medico, è affetta da narcolessia incoercibile, manca di una capacità di reazione e sicuramente questo rappresenta un primo ostacolo alla necessità di preparare un progetto politico che possa contare su donne e uomini capaci di garantire gli elettori, ormai sfiduciati dall’attuale andazzo.

La vera sfida è provare a risvegliare le coscienze di quei cittadini che possano fondare un progetto di rilancio che tenga necessariamente conto dei cambiamenti epocali registrati negli ultimi anni.

 

“Chi è in condizione di fornire il proprio apporto ha il dovere morale di intervenire, deve avvertire l’orgoglio di una appartenenza ad una comunità”

 

Chi è in condizione di fornire il proprio apporto ha il dovere morale di intervenire, deve avvertire l’orgoglio di una appartenenza ad una comunità che si è sempre distinta per capacità amministrativa, cultura e senso civico, tanto da renderla un punto di riferimento per l’intera regione.

Nel corso di questo secondo mandato l’amministrazione targata Servalli ha mostrato tutti i suoi limiti e le sue debolezze, incorrendo in una serie di errori che hanno ulteriormente isolato la Città che è scivolata in un stato di preoccupante abbandono.

Non intendo tediarla elencando gli errori che hanno scandito l’attività amministrativa, sarebbe come voler girare il coltello nella piaga, evidenziando la totale incapacità politica di far fronte alle esigenze del tessuto sociale ed economico della Città.

 

“Costruire un gruppo di lavoro capace di tracciare innanzitutto una linea programmatica adeguata e poi governare senza essere condizionati dall’appartenenza politica”

 

Da uomo di partito, quindi per qualche verso legato a logiche per cosi dire di “vecchio stampo” sarebbe stato prevedibile che assumessi una posizione di indifferenza rispetto ad una iniziativa civica, invece, senza disconoscere la mia storia politica né tantomeno abdicare al mio ruolo non posso nascondere di aver condiviso le considerazioni fatte dagli intervistati, e dunque, senza voler tradire la mia identità, sono convinto che l’unica strada percorribile per evitare di commettere gli errori compiuti negli ultimi anni sia opportuno costruire un gruppo di lavoro capace di tracciare innanzitutto una linea programmatica adeguata e poi governare una città oramai allo stremo, senza essere condizionati dall’appartenenza politica.

Sarebbe fin troppo facile per me, in questo momento di grande crescita di FDI, assurgere ad un ruolo di leadership del centro destra, ma il rischio è quello di anteporre l’interesse del singolo a discapito del maggior coinvolgimento delle eccellenze della nostra comunità.

 

“Le criticità che attanagliano il Comune deve obbligare la società civile a tirare fuori le migliori energie”

 

La consapevolezza delle enormi criticità che attanagliano il Comune deve obbligare la società civile a tirare fuori le migliori energie, appunto per fronteggiare il difficile contesto storico e far si che le nuove generazioni possano guardare al futuro con ottimismo.

Le sorti della Città sono nelle nostre mani e nella nostra mente!

Ciascuno di noi ha il dovere apportare la propria esperienza professionale, politica e più in generale di vita, abbandonando ogni forma di suggestione.

Bisogna ripartire dalle esperienze maturate nei partiti e fuori dai partiti, nel mondo delle associazioni e del volontariato, avvalendosi delle donne e degli uomini che si sono distinti per capacità ed abnegazione dimostrando sul campo il proprio valore.

Non si può nascondere che una siffatta iniziativa possa essere interpretata come frutto di un compromesso e quindi subire le conseguenza di una possibile strumentalizzazione, ma al punto in cui siamo non abbiamo grandi alternative e dunque è necessario assumere l’iniziativa con coraggio se si intende effettivamente fornire un contributo tangibile per uscire dalla palude politico – amministrativa in cui siamo caduti.

 

“E’ indispensabile un cambio di rotta. Una netta e marcata rottura con il passato!”

 

In buona sostanza, perché la Città possa riconquistare la sua identità è indispensabile un cambio di rotta. Una netta e marcata rottura con il passato!

Bisogna essere consapevoli che le evoluzioni sociali, culturali ed economiche hanno posto in discussione gli equilibri costituiti, rendendo più complicata la gestione della macchina ammnistrativa che va obbligatoriamente riqualificata pena il fallimento di ogni iniziativa di rilancio.

È il momento che le categorie produttive, il mondo delle professioni e gli stessi intellettuali escano dal proprio mondo lasciandosi coinvolgere fino in fondo, in modo da garantire un contributo concreto che favorisca la ripresa di una comunità che altrimenti rischia di morire di inedia.

In questi ultimi giorni ho pensato e ripensato agli insegnamenti di vita ricevuti dal mio professore di Storia e  Filosofia al Liceo, Giuseppe Muoio, e mi è tornata alla mente una celebre  frase di Platone che sembra essere adeguata all’attuale contesto: “Il prezzo pagato dalla brava gente che non si interessa di politica è di essere governata da persone peggiori di loro”.

Non è più tempo di perderci in strategie politiche e tatticismi, abbiamo il dovere di rimboccarci le maniche e lavorare ad un progetto di Città che ruoti intorno al bene comune, senza garantire posizioni precostituite che nuocerebbero sicuramente alla riuscita del progetto stesso.

Caro Direttore, considerato che nel corso dei suoi editoriali ha in qualche modo auspicato o meglio paventato un incontro pubblico volto ad aprire un dibattito tra chi intenda fornire un contributo per la costruzione del prossimo futuro, mi permetto di spingerLa ad organizzare con il Suo giornale  siffatta iniziativa per favorire una discussione dalla quale far partire un progetto di rilancio della Città che oramai da troppo tempo ha perso la sua identità.

La saluto con affetto.

Fabio Siani

 

E’ doveroso innanzi tutto ringraziare Fabio Siani per le belle parole nei riguardi dell’iniziativa editoriale del nostro giornale.

Allo stesso tempo, non posso che complimentarmi per i contenuti della sua nota che condividiamo appieno.

Proprio per questo, penso sia inutile soffermarsi oltre.

Una considerazione, tuttavia, mi viene spontanea. E’ singolare e nel contempo assai significativa, a mio avviso, che questa apertura venga dal responsabile locale del partito più identitario, Fratelli d’Italia, e per questo forse il meno incline a partecipare se non addirittura a favorire percorsi civici.

Fabio Siani indubbiamente mostra coraggio e lungimiranza politica. Non posso che prenderne atto con piacere, nella speranza che questa stessa sensibilità trovi un positivo riscontro nel panorama politico cittadino.

Ciò detto, è ormai già da qualche settimana maturata in noi la convinzione di avviare un dibattito, promuovendo un incontro pubblico aperto a tutti, partiti compresi. Vedremo quando e come organizzarlo, in ragione sia del caldo di quest’estate infuocata sia delle misure anti-Covid.

Tuttavia, per evitare equivoci, è bene chiarire una questione di fondo. Diciamo che le interviste del giornale sui temi della buona politica si concluderanno con questo confronto pubblico. E l’impegno di Ulisse on line in proposito terminerà a quel punto. Toccherà poi agli altri, alla politica, ai partiti e a quanti sono interessati a farlo, proseguire il percorso. E ad Ulisse on line toccherà continuare a svolgere un ruolo di stimolo, di promozione, di accompagnamento, di diffusione, ma non altro.

Pasquale Petrillo  

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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