Cava, la Fratellanza attacca Servalli sulle finanze comunali: “Siamo a rischio di default?”
“Servalli prima di tartassare i cittadini cavesi deve provvedere al taglio delle spese superflue ed eliminare lo spreco di denaro pubblico”
Il Comune di Cava de’ Tirreni è a rischio default? Tradotto significa che il nostro Comune rischia di essere insolvente, in pratica di avviarsi al dissesto finanziario. E’ con questa domanda che si apre il comunicato stampa diffuso poco fa dal movimento politico di opposizione La Fratellanza che fa capo a Luigi Petrone, meglio conosciuto dai cavesi come Fra Gigino.
Non è un comunicato stampa di facile lettura. L’argomento, quello del bilancio comunale, è assai ostico e praticamente sconosciuto alla grandissima maggioranza dei cavesi. Questo, però, non attenua la gravità delle preoccupazioni legate allo stato di salute delle finanze comunali.
“Allo stato attuale -si legge nel comunicato stampa- l’Amministrazione Servalli nulla ha fatto per approvare il bilancio previsionale 2021/2023 ed il rendiconto 2020 entro il 31 maggio 2021. A questo punto è da ritenersi che l’Amministrazione vorrà usufruire della ulteriore proroga al 31 luglio 2021 prevista dal Decreto Sostegni Bis approvato in via definitiva il 20 maggio 2021″.
“Cosa significa? -si chiede il Movimento politico La Fratellanza- Che al Comune di Cava de’ Tirreni trovano difficoltà oggettive nella redazione del bilancio di previsione 2021/2023 e del rendiconto sulla gestione relativo all’anno 2020?”
Sono queste domande legittime che portano la Fratellanza a supporre che “l’Amministrazione Servalli, facendo slittare l’approvazione del bilancio di previsione 2021/2023 e consuntivo 2020, al 31/07/2021, dimostra,anche al profano, di trovarsi in serie difficoltà per formulare il bilancio previsionale2021/2023 ed il rendiconto 2020, da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale”.
“Aspettiamo quindi con ansia -continua il comunicato stampa- che l’Amministrazione Servalli renda noto il suo progetto di bilancio di previsione 2021/2023 e il rendiconto sulla gestione relativo all’anno 2020 che presenterà al vaglio del Consiglio Comunale entro il 31/07/2021”.
“In attesa che ciò avvenga -si legge ancora- non possiamo esimerci dall’esprimere un nostro giudizio politico su Servalli,che riteniamo non abbia una condotta del tutto irreprensibile. Servalli, come un buon padre di famiglia dovrebbe, prima di tartassare i cittadini cavesi (vedasi aumento addizionale IRPEF, ecc.), provvedere al taglio delle spese superflue, eliminare lo spreco di denaro pubblico che ritroviamo in tutti quei rivoli di spesa corrente. È necessario un taglio della spesa “inutile””.
“Ormai sono in molti -afferma La Fratellanza- che vedono nel sindaco Servalli e nella sua Amministrazione l’erede dissoluto che passa dall’accumulare debiti allo svendere l’argenteria di famiglia”.
“Per quanto tempo ancora -si chiede la Fratellanza- dovremmo sopportare che una amministrazione irresponsabile accumuli nuovi debiti e nello stesso tempo si libera del patrimonio comunale?”
“Nel contempo -così si conclude il comunicato stampa della Fratellanza- aspettiamo di esaminare la risposta che vorrà darci, il Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Cava de’ Tirreni, sull’argomento, in termini di nuovi debiti e svendita del patrimonio,con particolare riferimento agli esiti della verifica dei crediti e debiti reciproci che, il nostro Comune, detiene con i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate”.