scritto da Paolo Landi - 08 Marzo 2021 10:31

L’ANGOLO DELL’ANIMA Aggressività e social

Per sua natura la Rete, che mette in relazione e favorisce la comunicazione, l’interconnessione tra individui, rappresenta oramai una realtà per ognuno di noi e non si limita solo ad una dimensione virtuale, ma ha reali conseguenze nella vita di tutti i giorni, con ripercussioni talvolta devastanti.

Se da una parte, con l’avvento degli strumenti virtuali si è riusciti a mettere in relazione più persone, dall’altra si è acuito anche l’effetto opposto, che ha portato a diventare questo strumento disgregante, a causa della eccessiva aggressività.

L’uso della rete, attraverso i social network ha cambiato le forme di relazione. All’inizio questi luoghi virtuali hanno dato la possibilità di far avvicinare persone di tutto il mondo.

Con il tempo però si è evidenziato l’aumento della necessità di esserci, di stare collegati, e, insieme a questo, l’avanzare dell’aggressività verbale.

Da un po’ di tempo a questa parte, molti usano la rete come sfogatoio personale, solo per attaccare e denigrare, e forse per incanalare le proprie frustrazioni represse, il proprio disagio interiore.

Tutto questo a mettere in luce una certa degradazione nella gestione e condivisione dei rapporti umani, per cui i legami sociali si fanno sempre più fragili e i valori si indeboliscono.

Dietro questa aggressività che esplode in rete spesso si nasconde la voglia di esistere, di essere qualcuno. Un egocentrismo dilagante insomma, con una comunicazione spesso degradata, agevolata dal fatto di non avere gli interlocutori presenti fisicamente.

Una comunicazione attraverso la quale ognuno assegna una propria rappresentazione di realtà.

L’aggressività fa comunque parte dell’uomo; è una forma di sopravvivenza, che ci permette oltretutto di far fronte a situazioni critiche e di grande impegno, ma che, nella maggior parte dei casi, se mal veicolata, se mal gestita, si può manifestare in espressioni dannose, come la rabbia.

E così, le relazioni virtuali, proprio per la mancanza di conoscenza diretta, favoriscono quelle forme di espressioni aggressive più forti, altrimenti inibite.

La svalutazione delle responsabilità in quanto soggetti incorporei, porta con sé in qualche modo il diritto e il dovere di poter esprimere qualsiasi cosa, senza curarsi delle inevitabili conseguenze.

Forse proprio partendo dalla mutazione della responsabilità si potrà iniziare a operare una trasformazione verso questo fenomeno.

Direttore La città della luna- cooperativa sociale. Psicologo e psicoterapeuta cognitivo comportamentale dr.paololandi@gmail.com www.paololandipsicologo.it 3939366150

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