La vaccinazione agli ultra 80enni e la reticenza del sindaco Servalli
La campagna vaccinale anti covid è l’argomento del giorno. In particolare, lo è la vaccinazione per gli ultra 80enni che sono i più esposti agli effetti letali del contagio.
Nella nostra città sulla somministrazione della prima dose di vaccino agli ultra ottantenni si sa poco o nulla. E questo desta ancor più preoccupazione proprio perché l’incertezza regna sovrana. Non si sa, infatti, quando gli anziani cavesi saranno vaccinanti e neanche dove. Nel frattempo, a Nocera Inferiore come a Vallo della Lucania oltre a Salerno, si è già partiti spediti.
Dal nostro primo cittadino, Vincenzo Servalli, si è saputo solo che gli ultra 80enni dovranno essere vaccinati presso strutture ospedaliere. Poi, più nulla.
Sul tema in redazione, in questi ultimi giorni, da parte dei nostri lettori sono arrivate molte richieste di maggiori informazioni. Immaginiamo che, ovviamente, il sindaco Servalli al riguardo ne abbia avuto molte, molte di più.
C’è da chiedersi, allora, ma perché non viene data ai cittadini una comunicazione più completa e puntuale? Perché c’è questa comunicazione così reticente e ambigua?
Possibile mai che il nostro primo cittadino ancora non sa dove i nostri ottantenni saranno vaccinati? Se così è, perché Servalli non alza il telefono e si fa sentire visto che è il primo cittadino della prima città della provincia dopo il capoluogo? Non diciamo che deve alzare la voce, ma almeno farsi sentire e anche bene.
Molto probabilmente il nostro sindaco sa che la nostra struttura ospedaliera non sarà utilizzata per la vaccinazione e quindi i nostri anziani dovranno andare a Salerno o Nocera. In effetti, proprio ieri, il sindaco di Vietri sul Mare ha comunicato che i vietresi dovranno recarsi a Salerno. Un ulteriore indizio che l’Ospedale di Cava de’ Tirreni non sarà utilizzato per vaccinare gli ottantenni.
Magari, immaginiamo, il nostro sindaco Servalli sta facendo pressione proprio per utilizzare il nostro vecchio e depotenziato ospedale.
Ecco, immaginiamo, perché notizie certe in tal senso dal Comune di Cava de’ Tirreni non arrivano.
Noi capiamo anche l’imbarazzo del sindaco Servalli nel dover comunicare ai cavesi che dovranno andare a Salerno o a Nocera. Ormai, anche se non ci siamo affatto rassegnati, siamo consapevoli che il nostro ospedale ormai non viene proprio considerato, così come la nostra città e la nostra classe politica nello scacchiere provinciale contano come il due a briscola, cioè nulla. Pazienza, dobbiamo come cavesi patire questa altra mortificazione e il disagio per i nostri vecchi, ma almeno che Servalli ce lo dica al più presto.
Per il resto, che dire? L’auspicio è che il nostro Sindaco e l’assessore alla tutela della Salute, Armando Lamberti, autorevole accademico dell’Ateneo Salernitano, la spuntino e riescano a far sì che il nostro Ospedale diventi una sede vaccinale almeno per i nostri anziani. Sperare, in fondo, non costa nulla e non è peccato.
Vediamo che succede.
Nel frattempo, il sindaco Servalli, che è così sollecito nel dilettarsi a postare varie amenità sui social, almeno in giornata comunichi alla cittadinanza qual è lo stato dell’arte sulla campagna vaccinale per gli ultra 80enni metelliani. Bastano due dati: quando inizia e dove. Tutto qui.