Fondazione Vassallo: “C’è un sistema che condiziona l’amministrazione di Capaccio Paestum, urge commissione di accesso”
Il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo, Dario Vassallo: “Dalle pagine del Fatto Quotidiano emergono scenari inquietanti. Ora piena luce su intrecci, appalti, legami e amministrazione del territorio”
“È necessario fare subito chiarezza su quanto sta emergendo attraverso le pagine del Fatto Quotidiano degli avvenimenti nel Comune di Capaccio Paestum. Siamo al paradosso. Ci troviamo al cospetto di un sistema che va oltre ogni immaginazione. Persino mezzi che dovrebbero essere sempre pronti all’uso, per intervenire tempestivamente per salvare vite umane, vengono destinati per fare caroselli. C’è un codice malavitoso che si cela dietro manifestazioni di quello del carosello delle autombulanze, come ha giustamente sottolineato il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra”.
A denunciarlo è il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo, Dario Vassallo.
“Un fenomeno per niente dissimile a quello che accompagna alcune edizioni delle sfilate dei Gigli, finite all’attenzione della Procura Antimafia -prosegue Vassallo- o di certe processioni religiose tramutate in omaggio al boss di turno. Fenomeni ancor più gravi se associati a un amministratore pubblico. È proprio il caso di Alfieri, già al centro di un’indagine per voto di scambio politico-mafioso, in un intreccio che finisce per coinvolgere la società che gestisce le ambulanze che lo hanno omaggiato e riconducibile a Roberto Squecco, fresco di condanna per estorsione con metodo mafioso, con tanto di ex moglie eletta nelle liste di Alfieri.
“Questi intrecci con la politica locale e gli avvenimenti successivi al voto per l’elezione del sindaco del Comune di Capaccio Paestum impongono di svolgere ulteriori supplementi di indagine. In particolare, chiederò di inviare una commissione d’accesso per fare piena luce sui legami e sull’eventuale mancato rispetto della trasparenza e della funzione di controllo” conclude Vassallo.