“No all’iniziativa privata, che anche in questa crisi da Covid-19 ha dimostrato in più occasioni di poter e voler lucrare senza scrupolo sulla vita delle persone”
“Il Partito Comunista considera irricevibile il progetto per un nuovo Ospedale a Cava de’ Tirreni fatto pervenire alla Commissione Sanità dal consigliere comunale Luigi Petrone, che con questa proposta sta lanciando un assist alla speculazione e al profitto dei privati”.
Così in una nota diffusa poco fa i comunisti cavesi liquidano senza mezzi termini il progetto del nuovo ospedale proposto dalla lista comunale La Fratellanza.
Approfittando della Commissione Sanità è stato presentato un progetto del tutto assente dal programma elettorale con il quale Petrone rappresenta i cittadini all’interno del Parlamentino, e che promette di andare in porto nonostante il parere degli amministratori o della cittadinanza, anche in forma totalmente privata.
Secondo i comunisti se Luigi Petrone e i suoi hanno “accelerato sul progetto per immaginare la città del futuro, è un futuro in cui le cure saranno sempre più appannaggio di chi ha la possibilità economica di accedervi, e noi saremo contro qualunque azione venga mossa in tal senso”.
“Ci chiediamo -scrivono ancora- chi abbia concesso il mandato a Petrone di occuparsi in prima persona di questa faccenda stravolgendo il programma politico che ha sottoposto ai cittadini? Essendo adesso non più un singolo cittadino ma espressione di un movimento civico-politico e del volere dei propri elettori, non crede ci possa essere un conflitto di interessi nel gestire da garante questa iniziativa, visto che dovrebbe occuparsi della Cosa Pubblica, e non di quella Privata? Facciamo notare, tra l’altro, che il Petrone si era auto-candidato a rappresentare l’opposizione cittadina al tavolo della Commissione Sanità per rendere giustizia all’attuale Ospedale”.
“Qualsiasi politica sulla Sanità -concludono i comunisti- deve essere tesa a rafforzare, lottare, difendere con le unghie e con i denti una Sanità pubblica, universale, diffusa. Implementare il servizio territoriale al Cittadino; pretendere investimenti in occupazione per far fronte alla penuria di personale medico ed infermieristico; salvaguardare, oltre i livelli occupazionali, i reparti d’eccellenza e la piena funzionalità del Pronto Soccorso; anche in presenza di un progetto di un nuovo Ospedale queste sono condizioni necessarie ed imprescindibili per qualsiasi dialogo. L’unico investimento che devono fare i cittadini (invece delle donazioni che chiede Petrone) è quello di energie per lottare, chiedererisorse per potenziare l’attuale Presidio Ospedaliero. Nessuna strada deve essere liberata a favore dell’iniziativa privata, che anche in questa crisi da Covid-19 ha dimostrato in più occasioni di poter e voler lucrare senza scrupolo sulla vita delle persone”.