Cava, posizioni organizzative al Comune: opposizione e sindacati insorgono contro le decisioni di Servalli
No alla modifica del Regolamento, sì alla tutela dei lavoratori. E’ in sintesi estrema questo il pensiero dei gruppi consiliari La Fratellanza e Siamo Cavesi rispetto alla volontà dell’Amministrazione Servalli di procedere alla modifica del vigente Regolamento che disciplina le Posizioni Organizzative al Comune di Cava de’ Tirreni.
Un’operazione che nei fatti penalizzerebbe il personale di ruolo di categoria D del Comune di Cava de’ Tirreni, sottolinea anche il sindacato Csa provinciale, e danneggerebbe i livelli di professionalità e competenza dell’Ente comunale: “All’incontro da parte dei rappresentanti del Comune cavese sono stati utilizzati toni inaccettabili per chi deve rappresentare lo Stato. Non si può essere provocatori quando c’è da decidere il futuro dei lavoratori”.
Nella nota del gruppo consiliare La Fratellanza composto da Luigi Petrone, Bruno D’Elia e Pasquale Salsano, si legge: “L’Amministrazione Comunale intende procedere al riordino degli incarichi delle posizioni organizzative, prevedendo che questi incarichi possano essere attribuiti, oltre che ai funzionari del Comune, anche a dipendenti provenienti da altri Enti. Questa mattina tale proposta è stata illustrata e discussa con i Sindacati dei dipendenti del Comunedi Cava de’ Tirreni che hanno manifestato al segretario comunale, Monica Siani, e al dirigente finanziario, Stefano Cicalese, la loro assoluta contrarietà alla modifica del regolamento”.
“Procedere con la proposta di modifica del Regolamento si mortifica l’esperienza professionale maturata in tanti anni dai nostri funzionari comunali – continua poi La Fratellanza – per favorirne altri esterni, parimenti qualificati, disponibili ad essere comandati temporaneamente presso il Comune di Cava de’ Tirreni. Così facendo,si favoriscono colleghi che provengono da altre realtà che non conoscono a fondo il funzionamento della macchina comunale e le specifiche esigenze degli utenti dei vari servizi”.
Dello stesso tono anche la nota dei consiglieri di Siamo Cavesi Marcello Murolo, Raffaele Giordano e Vincenzo Passa.
“Si tratta di una scelta priva di logica organizzativa, perché non si comprende per quale motivo incarichi di alta responsabilità e delicatezza, come quelli in questione, possano essere dati a personale che, provenendo da altre amministrazioni, non conosce la realtà amministrativa di Cava e le esigenze del territorio.
“La proposta – è la dura reazione di Siamo Cavesi – suona inoltre come una umiliazione per gli impiegati apicali di ruolo del Comune di Cava, perché ne frustra le legittime aspirazioni e si risolve, implicitamente, in un giudizio negativo sulle loro capacità, nonostante il fatto che questa medesima amministrazione, in sede di valutazione annuale, abbia sempre espresso giudizi lusinghieri sull’operato dei medesimi impiegati. Si tratta insomma di una ipotesi insensata, che ha già provocato una dura reazione da parte dei sindacati e che si presta a manovre strumentali se non clientelari”.
Si attende ora la replica del sindaco Vincenzo Servalli, che detiene la delega al personale, in attesa di un riscontro che eviti atti unilaterali e si continui invece in un confronto sereno.